giovedì 19 febbraio 2015

RECENSIONE | Non è una leggenda, è un mito!

Titolo: Legend
Titolo originale: Legend
Autore: Marie Lu
Casa editrice: Piemme Freeway
Anno di pubblicazione: 2013
Prezzo: 16,50 a prezzo pieno, da qualche parte (ibs ) adesso è a 14,02 euro

Trama:
 Los Angeles, Stati Uniti. Il Nord America è spaccato in due e, tra la Repubblica e le Colonie, la guerra sembra destinata a non finire mai. June è una quindicenne prodigio, nata e cresciuta in una famiglia appartenente alle più alte sfere della Repubblica. Ha un vero talento nel mettersi nei guai con i suoi superiori e le sue bravate al collegio militare sono spesso decisamente pericolose. Da quando i suoi genitori sono rimasti uccisi in un incidente stradale, l’unico su cui sa di poter sempre contare è il fratello maggiore Metias. Almeno fino al giorno in cui Metias viene assassinato in circostanze misteriose mentre è a guardia di un ospedale. Il primo sospettato è Day, un ragazzo della stessa età di June, ma proveniente dai più miseri bassifondi della Repubblica. Nonché il criminale più ricercato del paese. June ha un unico desiderio, vendicare la morte di suo fratello, ma il giorno in cui la sua strada e quella di Day si incroceranno per la prima volta, niente sarà più come prima…

Recensione: 
Quando ho cominciato a leggere ero un po' perplessa, mano a mano che la lettura procedeva però mi sono sentita sempre più coinvolta e mi è piaciuta sempre più. A invogliarmi è stata un'intervista dell'autrice in cui parlava di come si fosse ispirata ai Miserabili e a come si era immaginata una relazione tra Jean Valjean e Jacquart... infatti all'inizio il personaggio di June era un ragazzo! Poi il fidanzato della Lu le ha suggerito di farla diventare una ragazza perché in questo modo il personaggio avrebbe reso di più. E che personaggio! Sono contenta che June al contrario di Jacquard non abbia deciso di togliersi la vita (finora), ora la possiamo aggiungere a tutte quelle ragazze che non aspettano il principe azzurro nella torre, anzi, non ci pensano proprio, ma vanno a cacciarsi un po' nei guai e nel tragitto ci si imbattono quasi per caso.



L'America in cui vivono June e Day è spaccata in due, da una parte c'è la Repubblica, dall'altra le Colonie, perennemente in guerra con le prime. June e Day vivono nella Repubblica e la società è divisa in caste, si può accedere ad un'istruzione di alto livello o a un lavoro di bassa manovalanza grazie ad un test, dal cui punteggio dipende tutta un vita. June è l'unica nella storia della Repubblica ad aver totalizzato il massimo ed è il prodigio della Repubblica, vive in una comoda casa con il fratello Metias e si addestra per diventare un buon soldato, quando all'improvviso suo fratello viene ucciso. 
Da qui comincia la sua sete di vendetta per cercare di catturare Day, non si ferma nemmeno un attimo a pensare "E se non fosse lui il colpevole?" fino a quando le sue azioni portano al superamento di un limite che non aveva previsto. E' a questo punto che arriva la domanda e June comincia a scavare... e cominciano i guai.

Detto questo non so come andare avanti a recensire la storia da un punto di vista generale senza fare spoiler, Legend è difficile da recensire proprio per questo. L'ho letto perché mi ha affascinato l'idea di fondo dell'autrice e il dilemma di June nell'applicare la legge. Visto il problema, faciliterò le cose parlando dei personaggi che mi hanno colpito di più:

June: ho già detto che la adoro? Sembra una piccola Bones, tutta regole e razionalità che nascondono un cuore gentile. E' un personaggio pieno di sorprese da questo punto di vista dato che dopo la morte di suo fratello comincia a far uscire le sue emozioni, riesce ad essere controllata nelle sue emozioni senza apparire Miss Frigida. E soprattutto, nemmeno per un momento dice di essere innamorata di Day, tanto per cominciare perché lo conosce da poco, senza contare che molte delle sue decisioni sono dettate più dal voler fare la cosa giusta che per altro. Tutti i momenti Day/June ci fanno sperare, non dicono mai troppo.

Day: Oh, ma mia piccola fonte di fangirlo estremo, mi hai fatto commuovere! Mi viene voglia di fare la ola ogni volta che leggo il libro. Il che è successo due volte.
Non è esattamente l'eroe senza macchia e senza paura, ma è... è... perfetto. 
In questo primo libro non è rientrato nella lista dei fidanzati letterari, ma ogni volta che le cose si mettevano male per lui pensavo "Oh, povero", neanche fosse stato un cucciolo. Eppure non è un personaggio "debole", è anche piuttosto tosto.

Ollie: è lui il cucciolo adorabile.

Thomas: Se June molte volte sembra un soldato perfettino, Thomas sembra un robot, più volte ho pensato che avesse bisogno di una revisione dei circuiti.

Tessa: Lo ammetto. All'inizio ho pensato a Tessa Gray, poi ho ripreso l'ottica iniziale e lei è Cosette, una Cosette bambina in questo primo libro, piccola e spaurita, ma verso la fine ho cominciato a vedere qualcosa di più in lei quindi prevedo un'evoluzione del personaggio nei prossimi libri.


 Oggi non ci sono contro, solo pro. Sono assolutamente entusiasta di questo libro.

2 commenti:

  1. Sono solo le 9:21 ed è già la seconda volta che lo dico oggi: devo iniziare questa trilogia! :)

    RispondiElimina
  2. Quando si dice "Il buongiorno si vede dal mattino"...

    RispondiElimina

Sono sempre contenta di vedere messaggi, mandami un gufo.

RECENSIONE | Under the whispering door

Si, sono sparita, di nuovo. Dovevo studiare/lavorare/fare cose e il blog è stato messo da parte per organizzare tutto il resto. Sono sopravv...