giovedì 28 settembre 2017

RECENSIONE | L'ultima notte al mondo

Quante volte ci si può innamorare della stessa persona?

Marco Bertani ha ventitré anni, alle spalle un’adolescenza tutt’altro che semplice e davanti a sé un futuro nel quale potrà contare solo su se stesso.
 Un giorno inaspettatamente si imbatte in Marianna Visconti, ex compagna del liceo e amore non corrisposto della sua vita. I loro mondi non potrebbero essere più lontani: Marianna, dopo aver studiato negli Stati Uniti, sta facendo pratica legale presso il prestigioso studio di un amico di famiglia, mentre Marco sbarca il lunario lavorando come operatore per una rete televisiva locale. Quando però le viene prospettata l’occasione di condurre un programma ideato proprio da lui, Marianna decide di accettare la sfida, convinta che così potrà dimostrare a Luca, il fidanzato con cui è in crisi, di cosa è capace: lei e Marco si troveranno quindi a lavorare gomito a gomito e scopriranno di non essere poi così diversi come credevano…
E non finisce qui: tra le pagine del prequel, Ed ero contentissimo, in coda a questo volume, scoprirete un Marco adolescente sui banchi di scuola, un protagonista al quale non potrete non affezionarvi.







Finalmente riesco a scrivere questa recensione che avevo tanto a cuore. Se mi seguite da tanto sul blog, allora saprete di sicuro quanto io ami profondamente le storie di Bianca Marconero e di quanto mi abbiano coinvolte a livello emozionale.

Prima che uscisse questo libro, ero tanto, ma tanto nervosa sull'opinione che avrei avuto a fine lettura. La novella sul principe spezzato posso annoverarla tra i traumi del lettore per via della storia, del finale e del mio povero cuore infranto, ma aveva tante cose che non mi erano piaciute. Ergo, ero diffidente. Inoltre si annunciava come una storia romantica, molto diversa dai suoi predecessori. E le storie romantiche le ho sempre prese con le pinze.

Prima di continuare, parliamo apertamente delle storie romantiche: alle volte le trovo smielate, insensate, piene di frasi senza senso messe lì solo per far sentire a disagio il lettore che non si è portato appresso l'insulina. Batticuori, descrizioni zuccherose dell'aspetto altrui, zucchero, cuoricini e putti, geometria. Se Lei non si prostra ai piedi di Lui allora è una brutta persona oppure non è ancora il momento di questo cliché.
Più o meno in queste frasi posso sintetizzare tutta la mia passata esperienza con i libri Romance ed è il pregiudizio a cui deve sottostare ogni libro o intreccio romantico che capiterà sotto i miei occhi. Non c'è nulla da fare, questo genere finora non mi ha regalato sorprese.



Bianca Marconero me l'ha proprio fatta.


La storia è sì, smielosa, con cliché ecc., ma:


  • è dolce come il tuo dolce preferito, quindi niente insulina;
  • i cliché ci sono, ma sono rielaborati in modo sorprendente e per la prima volta me li sono gustati perché ben sviluppati;
  • le "situazioni surreali" che mi danno tanto fastidio non si vedono da nessuna parte, anzi, ogni volta che una nuova situazione si defilava ll'orizzonte, il mio primo pensiero era "Questa cosa potrebbe essere accaduta a me o ad un qualsiasi altro mio conoscente";
  • anche gli ormoni hanno senso e non partono a caso;
L'amor che move il sole e l'altre stelle sembra quasi il problema di ogni storia romantica, in cui protagonista sembra questo sentimento (o gli ormoni, dipende), lasciando alle volte i protagonisti come macchioline che si muovono mentre questo tira i fili.
Marco e Marianna distruggono questo cliché e si mostrano come persone che vivono la loro personale storia, protagonisti di due narrazioni diverse che ad un certo punto si reincontrano e lentamente diventano un tutt'uno.
Batte il nostro cuore? Certamente. Li shippiamo a non finire? Assolutamente. Vorremmo prenderli a schiaffi quando commettono errori e la scrittrice non li giustifica perché sono persone ed è normale che facciano cavolate? Più che mai.

Questo è un qualcosa che sarò sempre felice di trovare: in ogni opera di Bianca Marconero sarà onnipresente un protagonista idiota pieno di difetti. Ma se da un'altra scrittrice mi aspetterei un decerebrato
maschio """""alpha""""" e una non credibile eroina virginale, quando Bianca mette in campo i suoi personaggi dà loro difetti come super poteri: in altre parole, hanno una loro dimensione umana.
Marco è un ragazzo con problemi alle spalle, ma cerca una via di fuga da essi piuttosto che restare a crogiolarcisi. Ha dei pregi e dei difetti, cambia nel corso della storia, passando da una sorta di disperazione interiore al superare i suoi traumi per poter camminare con le spalle dritte per la sua strada.
Stesso dicasi per Marianna, da ragazza ingenua fino all'invero simile e dolorosamente vera. Mentre leggevo avevo intorno tre donne che venivano prese in giro dai rispettivi partner. Per quanto terribile, per quanto la sua ingenuità sembrasse inverosimile, alzavo la testa e vedevo tre esempi di quanto nella realtà questa possa essere surreale.
Il viaggio dei personaggi Marconeriani si riconferma di crescita, prendendo tutti il loro sentiero e facendo passare il lettore dalla voglia di prendere tutti a schiaffi all'orgoglio per gli ostacoli superati.



Un'ultima cosa: vi ricordate quella cosa (più o meno trash) del film Tre metri sopra al cielo? Il film
era esteticamente bello, con le varie inquadrature, ma soprattutto con la colonna sonora azzeccatissima in cui la faceva da padrone Tiziano Ferro.
Partendo da queste basi, questo libro è riuscito a far suonare in sottofondo buona parte della discografia di Tiziano Ferro, senza dover accendere Spotify, con Vespa 50 special che faceva da guest star. Pazzesco.


Stupenda la novella, ultimo pezzo del puzzle. È stato bello vedere un Marco spensierato e una Marianna prima delle mille insicurezze che la divoravano dentro.

martedì 19 settembre 2017

RUBRICA | Teaser Tuesday #15



Teaser Tuesday è un'idea del blog Should be Reading, è una rubrica che si tiene di martedì. Per parteciparvi basta seguire le seguenti regole.


  • Prendi il libro che stai leggendo e aprilo ad una pagina a caso; 
  • Condividi un breve spezzone di quella pagina senza fare spoiler 
  • Scrivi il titolo e l'autore

Grazie all'interessamento dell'Imperatrice, che s'era affezionata a Varvara Nikanorvna e
l'aveva presa sotto le proprie ali, le risorse dei Protonazov in breve tempo registrarono un notevole incrementarono: il nonno ottnenne un maggiorasco e delle terre popolate di servi facenti parte di vecchie proprietà confiscate, e diventò ricco.Furono molto fortunati. Le loro già notevoli sostanze si accrebero poi ulteriormente nel modo più inatteso: in primo luogo, ricevettero in eredità dei vasti possedimenti da un lontano parente che un tempo aveva depredato i loro avi e che ora si ritrovava senza eredi prossimi all'infuori di mio nonno. Secondariamente, nel vecchio bosco dei Protonazov sito oltre l'Ozernaja fu ritrovato un tesoro prezioso: un piccolo cannone imbottito di perle e monete, nascosto probabilmente sottoterra per paura dei briganti.
Il nonno, che amava vivere nello sfarzo, se ne rallegrò moltissimo, mentre la nonna, con meraviglia di molti, accolse questa nuova ricchezza come Policrate l'anello restituitogli dal mare.
Una famiglia decaduta, Nikolaj Leskov


lunedì 18 settembre 2017

RUBRICA | Pictures from the World #2

Questa volta e metto 2 foto dello stesso evento



Foto presa da micdotcom

  • A powerful image of a Czech girl scout standing up to a far-right protestor in Brno, Czech Republic, on Monday is going viral. 
  • The image, first shared by Vladimir Cicmanec, was shared across social media — including by the Facebook page of the World Organization of the Scout Movement, which identified the girl in the photo as “Lucie.”
  • “People from all walks of life, and #Scouts among them, came to the streets during an extreme right march yesterday, to express their support for values of diversity, peace and understanding,” the WOSM said on Facebook. “Creating a better world!” Read more (5/3/1)

Traduzione
(ad opera mia)

  • La potente immagine di una ragazzina scout Ceca che fronteggia un protestante di estrema destra in Brno, Repubblica Ceca, è diventata virale da lunedì 1 maggio (Immagine in alto).
  • L'immagine, pubblicata per la prima volta da Vladimir Cicmanec, è stata condivisa tramite social media - inclusa la pagina Facebook dell'Organizzazione Mondiale del Movimento Scout, identificando la ragazza nella foto come "Lucie".
  • "Persone di ogni genere, tra loro gli #Scout, sono si sono riversate nelle strade durante una marcia di estrema destra per esprimere il loro supporto ai valori di diversità, pace e comprensione" ha dichiarato il OMMS su Facebook. "Creiamo un mondo migliore!"
Commento

Avete presente quando vedete qualcosa/qualcuno e il vostro istinto primario è di proteggere? Ecco, questo è il mio attuale stato d'animo.


lunedì 11 settembre 2017

RUBRICA | Pictures from the World

Hola, pubblico in ritardissimo questo post che inaugura la nuova (temporanea) rubrica su foto e meme del 2017.



Risultati immagini per hewillnotdivideus

He will not devide us è stata un'installazione artistica patrocinata da LaBeouff, Rönkkö & Turner.
I partecipanti erano invitati a ripetere la frase "He will not devide us" quante più volte possibile di fronte ad una telecamera installata su uno dei muri del  "Museum of Moving Image" di New York che mandava il video in diretta in streaming online.

Il 10 febbraio 2017, in seguito a proteste avvenute sul luogo e alla costante presenza di almeno una pattuglia della polizia per preventivare che esse degenerassero, il museo ha abbandonato l'iniziativa. Ulteriori notizie su nuove installazioni si possono trovare sul relativo sito.

mercoledì 6 settembre 2017

RECENSIONE | Il figlio di Nettuno

Mi risulta incredibile aver cominciato la mia prima settimana sul blog dimenticandomi completamente delle rubriche *ciaff*
Più o meno quanto mi risulta incredibile la mole di post accumulata quest'estate e che ho rimandato a Settembre perchè la blogosfera era leggermente disabitata.



Tempo fa ho recensito il primo volume di questa saga e, nonostante mi fosse piaciucchiato, ne ho sottolineato tutti i difetti. Con questo libro compensiamo tutte le mancanze del volume precedente, con tre archi narrativi (Percy, Frank e Hazel) che si intrecciano e corrono parallelamente, senza lasciare troppo sullo sfondo l'inquietante minaccia di Gea.
Mentre accade tutto questo, possiamo finalmente vedere il Campo Giove, vedere che Riordan ha cercato di ricostruire una città romana, farci ricordare il Campo Mezzosangue e allo stesso tempo ha creato un senso di spaesamento perché quello che presenta è un insediamento di semidei, ma niente di quello detto finora vale ancora.

Mi sono piaciute tantissimo Iride, tutti i vari dei greci e romani incontrati sulla via ed ho cominciato ad avere paura alla vista dei Giganti.
L'unica cosa che mi ha fatto storcere il naso è il modo in cui sono state presentate le Amazzoni. Sarà perché il concetto che viene presentato ne L'Amazzone di Alessandro Magno è difficile da eguagliare (SPOILER: e lì non le trovi nemmeno, le cercano e basta), sarà che sembrano delle misantrope, degne del femminismo impazzito di Tumblr, non ce l'ho fatta a farmele piacere.
Perché quando un uomo si immagina una società composta solo da donne, la prima cosa che si immagina sono gli uomini in catene? Mah.


Un passo in avanti nella narrazione, è l'amnesia di Percy: lui non ricorda nulla se non Annabeth. Ha qualche stralcio di memoria, cose senza senso, ma continua a ricordarsi che lei è importante.
é stato emozionante e tenero da morire vederlo rimettere i pezzi a posto, mentre si domandava chi fosse quella ragazza, mentre i flashback si affollavano e lui continuava a non capirci niente.

Hazel e Frank, con Reyna e Ottaviano sullo sfondo, sono stati delle rivelazioni.
Avessi potuto, avrei fatto un applauso al libro, per quanto sono ben caratterizzati. Finalmente. Grazie
Rick, graaaazieeee.
Hazel ha una sorta di storyline a sé stante, con tutti i segreti sul suo passato, così come Frank. A prescindere di come tutto ciò si intrecciasse con la storia... è stato come vedere un mosaico romano in perfette condizioni: tutti i pezzi erano al loro posto.

Nel frattempo la mitologia messa in campo mi ha sorpresa anche stavolta: non conoscevo nessuno (a parte forse Iride) o se li conoscevo non avevo idea dell'aspetto, storia o poteri. Se nella saga precedente guardavo male Percy ogni volta che non sapeva qualcosa, stavolta sono l'ultima della classe, il che non è sempre una brutta cosa.



Giudizio


Rating

Hashtag:
#nicoyoulittleshit
#hazelthatsmygirl
#theelephantintheroom
#frankwhattheheck
#gopercygo

venerdì 1 settembre 2017

Si torna


Si torna di nuovo sul blog. Dopo aver rimandato mentalmente decine di post (non me ne vogliate, ma ad agosto mettersi al pc è qualcosa di impossibile), torno sul mio angolino.

Niente di nuovo?

Le rubriche che ho intenzione di mantenere sono

  • Wrap Up, dove faccio vedere gli ultimi acquisti;
  • Teaser Tuesday, vi lascio un estrapolato delle mie letture in corso;
  • Pictures from the world, letteralmente, foto da tutto il mondo. Non so se ci avete fatto caso, ma il 2017 è l'anno delle foto e dei meme, così ne volevo condividere un paio. Per il momento pubblicherò il lunedì per 10 lunedì di seguito, in quanto le rubriche che ti sembrano dei colpi di genio alle volte non hanno mai molto seguito.
Altre novità sul blog? Sì, tra un po' farò ripartire la reading chain.

Bando alle ciance, tutti noi sappiamo che giorno è oggi. Emozionati? Che avete fatto?
Per quanto mi riguarda, i miei programmi di andare a Londra sono saltati, per cui il mio 19 anni dopo è un po' scialbo. In compenso Instagram e Twitter sono esplosi, con un sacco di video, hashtag a tant'altro. Quasi quasi mi scappa una lacrimuccia.


RECENSIONE | Under the whispering door

Si, sono sparita, di nuovo. Dovevo studiare/lavorare/fare cose e il blog è stato messo da parte per organizzare tutto il resto. Sono sopravv...