Autore: Denise Aronica
Casa editrice: Amazon Self Publishing (credo)
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo: 2,99 (e-book)
Trama:
Quando Beth torna dal college per l’estate nella piccola cittadina di Queen’s Creek, in Arizona, non sa che la sua vita sta cambiare. Senza rendersi conto di come o perché, si ritrova a passare attraverso uno specchio e finisce in un mondo apparentemente simile al suo, ma non del tutto identico. Nella realtà al di là dello specchio, infatti, la madre di Beth, morta suicida anni prima, è viva e vegeta e le appare davanti canticchiando mentre si appresta a fare il bucato. Anche suo fratello maggiore, Joe, scomparso da mesi, si aggira per casa in tutta tranquillità e la sua sorellina più piccola, Amy, da tempo ricoverata in una clinica psichiatrica, sembra stare alla grande.
Beth scopre che qualsiasi specchio diventa una porta, sotto le dita di chi, come lei, possiede il Dono. E che attraverso quella porta si può avere accesso a infinite possibilità. Infiniti mondi alternativi. Assieme al suo amico immaginario, Peter, e alla sua migliore amica, Charlie, Beth scoprirà la verità sulla sua famiglia e verrà coinvolta in un qualcosa che si rivelerà essere più grande di lei. Qualcosa che potrebbe mandare in frantumi la sua vita. Riuscirà a vegliare su coloro che ama e, allo stesso tempo, a fare la cosa giusta prima che sia troppo tardi?
Recensione:
Ho preso l'e-book senza aspettative, anzi, devo dire che avevo messo anche il broncio di fronte alla copertina perché tetra. Una volta aperto il libro però ho cominciato a incuriosirmi di fronte alla storia, in cui molti sono gli elementi poco chiari che ti spingono nella lettura alla ricerca delle risposte.
Effettivamente all'inizio la narrazione procede lenta e non c'è un quadro generale ben delineato, solo dopo un paio di capitoli possiamo farci un'idea del passato della protagonista e dei grossi misteri che ci sono nella sua vita. Ma non vuoi che tutti, ripeto, tutti questi misteri sono collegati? A partire da Peter, il suo amico immaginario, la cui provenienza (secondo il suo strizzacervelli) non è nientemeno che il suo subconscio. La razionalità la fa da padrona e Beth cerca di metabollizzare questo e di cercare di costruire la sua vita. All'improvviso Suo fratello torna a casa, sua sorella le parla di una donna misteriosa e una strana scia di omicidi sembra avere un collegamento con tutto questo.
Beth mi è piaciuta molto come personaggio, mi è stato facile immedesimarmi in lei e capire le sue reazioni, le sue preoccupazioni e le sue debolezze. C'è un'unica cosa che non le perdono... una padellata in testa a tuo fratello no? E' stato via per un sacco di tempo, non vi ha fatto avere notizie di sé, hai persino creduto che fosse morto e la tua reazione è... pari a niente?
Lo so che la situazione in cui lui è ricomparso richiedeva nervi saldi, ma mi è mancato un vero dialogo tra i due. Sono un'ottima squadra contro il paranormale, ma ho l'impressione che se non vi fosse stata una situazione catastrofica i due non avrebbero avuto mai più un dialogo chiarificatore. Ad ogni modo, se l'autrice passasse di qui, sappia che Beth può avere la mia padella quando vuole, la racchetta va bene comunque, ma deve tirarla di piatto altrimenti il super fratellone ci lascia le penne.
Il colpo di genio sono le dimensioni e i viaggiatori che possono passare dall'una all'altra, le persone che sono uguali fisicamente ma non a livello caratteriale, tante piccole decisioni diverse, tanti piccoli cambiamenti ti cambiano nel corso del tempo. Quanto?
E' un paradosso con cui Beth deve fare i conti quando viaggia attraverso i mondi e incontra persone che conosce e si chiede quanto queste possano essere diverse da quelle del suo mondo, se nei suoi gesti queste sono molto simili. Un elemento importante nella storia che spero sia approfondito nel prossimo volume. Eh si, perché questa è una duologia.
L'ultima considerazione è: quanti riferimenti ci sono ai fratelli Winchester? Joe torna a casa per via di "the family business", in un certo senso. Beth e la sua amica Charlie guardano Supernatural e sono delle grandi fan. Non si sentono molto, magari sono io che voglio trovarli, che ci volete fare.
L'autrice ci lascia con un finale bomba e l'entrata in scena di un nuovo per sonaggio, Xander
Pro: é fresco, molto bello, ti cattura e non te ne accorgi, così che quando finisci di leggerlo non ti spieghi come mai siano le tre del mattino.
Contro: Mmm... Si potrebbe dire che si nota che è una scrittrice alle prima armi, ma non in senso negativo.
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