lunedì 29 dicembre 2014

2015: I buoni propositi da blogger



Ecco qui, il post di fine anno. Tre mesi passati assieme, tredici follower in più di quanto mi aspettassi, molti post in meno di quanti ne avessi in mente di pubblicare, tante persone incontrate grazie alla blogosfera. Innanzitutto scusate se sono scomparsa ma è il primo anno di università e sono un po'... disorganizzata! Negli ultimi giorni però sono riuscita ad organizzarmi un po' e ho già pronti per l'anno nuovo un sacco di recensioni, book tag e anche un nuovo progetto top secret. Ne saprete di più quando sarà il momento, nel frattempo mantengo il silenzio stampa.

1. Iniziare una TBR, magari quella di Goodreads, ma ho paura sentendo le altre blogger che si lamentano di quanto infinita sia questa lista.
2. Finire tutti i preparativi del progetto top secret entro la metà di gennaio, così da iniziare entro la fine del mese (prossimo).
3. Fare un bel giveaway per san Valentino, solo che ho un blog libroso, quindi un giveaway con un rossetto rosso Chanel va bene per un blog come mio? Mah, chissà...
4. Leggere tra i 60 e gli 80 libri per la Goodreads Challenge.
5. Capire come fare a inserire nel blog il contalibri della Goodreads Challenge.
6. Partecipare alla Lotto Reading Challenge. Partecipate anche voi, sembra che ci sarà da divertirsi!
7. Leggere più libri. Anche di quelli che ho in casa.
8. Leggere più classici, me lo ripeto ogni anno, ma non succede mai. Sono almeno tre anni che mi riprometto di leggere Anna Karenina.
9. Imparare gli acronimi. Non sto scherzando. Lol è stato un inferno, TBR ancora di più.

Questi sono i miei propositi e già mi chiedo quali riuscirò a portare a termine, vedremo il prossimo anno. E i vostri? Quali sono?

Ink

mercoledì 24 dicembre 2014

Sweet Christmas Book Tag!

Ma salve! La vigilia di Natale, come ho fatto a sparire così a lungo? Volevo fare molto prima un post sulla Città del libro, non quella di Torino, quella più piccola che viene organizzata qui in Puglia, ma ho per una serie di sfortunati eventi non ho più le fotografie che ho fatto..
Dopo aver pianto un sacco perché quelle fotografie sono solo una piccola parte delle cose che ho perso che erano su quella memoria.. sigh.. 
Ricominciamo daccapo ed ecco un nuovo book tag! Visto che in questi giorni tra mia madre e mia nonna  non so chi è più entusiasta ne ho voluto approfittare anch'io. Ho messo anche i dolci tipici, se qualcuno volesse prendere questo tag e metterlo sul proprio blog può cambiare il nome e mettere quello dei suoi dolci tipici.
Adesso è ora, ho finalmente finito, anche se so già che tra dieci minuti mi verrà in mente qualcosa di meglio, leggetelo, divertitevi e non fatevi sottomettere dalla nonna schiavista nel preparare due quintali di dolci perché "sennò non bastano per tutte le persone che verranno a fare gli auguri" (Come ho fatto a farmi fregare?).


Panettone

Un libro che è carino, ma ha qualcosa che lascia l'amaro in bocca

L'ultima riga delle favole - Massimo Gramellini



Pandoro

Un'alternativa classica che va sempre bene

Il piccolo principe - Antoine de Sant-Exupéry



Panettone senza i canditi

Quel libro che non è il tuo genere ma sa convincerti lo stesso

Un inverno con Baudelaire - Harold Cobert
 


Incartellate

Quel libro scritto da qualcuno della tua zona ma non per questo non ne vale la pena


Il cacciatore di stelle - Simone Nuzzo



Salame di cioccolato

Quel libro che non hai capito bene cosa c'entra ma va bene lo stesso, tutti i giorni dell'anno.

Harry Potter e la pietra filosofale
 
Harry Potter. Perché sì.




Buone feste!

 

sabato 6 dicembre 2014

Da lettore a corridore...

Titolo: The Maze runner - Il labirinto
Titolo originale: The Maze runner
Autore: James Dashner
Casa editrice: Fanucci
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo: 14,90 euro

Trama:
 Quando Thomas si sveglia, le porte dell'ascensore in cui si trova si aprono su un mondo che non conosce. Non ricorda come ci sia arrivato, né alcun particolare del suo passato, a eccezione del proprio nome di battesimo. Con lui ci sono altri ragazzi, tutti nelle sue stesse condizioni, che gli danno il benvenuto nella Radura, un ampio spazio limitato da invalicabili mura di pietra, che non lasciano filtrare neanche la luce del sole. L'unica certezza dei ragazzi è che ogni mattina le porte di pietra del gigantesco Labirinto che li circonda vengono aperte, per poi richiudersi di notte. Ben presto il gruppo elabora l'organizzazione di una società ben ordinata e disciplinata dai Custodi, nella quale si svolgono riunioni dei Consigli e vigono rigorose regole per mantenere l'ordine. Ogni trenta giorni qualcuno si aggiunge a loro dopo essersi risvegliato nell'ascensore. Il mistero si infittisce un giorno, quando - senza che nessuno se lo aspettasse - arriva una ragazza. È la prima donna a fare la propria comparsa in quel mondo, ed è il messaggio che porta con sé a stupire, più della sua stessa presenza. Un messaggio che non lascia alternative. Ma in assenza di altri mezzi visibili di fuga, il Labirinto sembra essere l'unica speranza del gruppo o forse potrebbe rivelarsi una trappola da cui è impossibile uscire.

Recensione:
 
 Devo ammettere che se Dylan O'Brien non fosse il protagonista della trasposizione cinematografica non avrei mai pensato di leggere la saga, quindi, ringrazio caldamente il bellissimo Dylan per aver accettato la parte!





Tornando al libro, la prima cosa che ho pensato è: non sembra il mio genere. La seconda: non è quello che sembra.
L'intero libro è un grosso rompicapo, le domande si susseguono durante tutta la lettura, appena pensi di aver trovato la risposta ad una domanda, arriva sempre quel particolare che le mette in dubbio e sconvolge la narrazione.


Il protagonista, Thomas, viene catapultato in una situazione in cui sembra
non ci sia via d'uscita, tutte le persone che incontra sembrano essersi arrese a vivere all'interno della Radura, anche se ci sono ragazzi che hanno l'incarico di esplorare il Labirinto. La vita che si prospetta a Thomas è questa, quando prima ancora di prendere una decisione arriva una ragazza nella Radura che stravolge la situazione e costringe Thomas a farlo in fretta.
Per la prima parte del libro mi ha colpito la finta calma che circonda la Radura e come i ragazzi abbiano creato una società perfettamente funzionante. La seconda parte inizia quando le cose prendono una piega inaspettata (l'ennesima) e i ragazzi devono trovare una soluzione a ciò che sta accadendo, prima che sia troppo tardi. Thomas in particolare cerca di sapere tutto il possibile, ogni volta che si ritrova in una situazione cerca di risolverla. Non è il tipico eroe senza macchia, si trova in preda al panico, ma cerca di ingegniarsi per uscirne fuori. Ho apprezzato tantissimo che nonostante la narrazione vada "di fretta" l'autore abbia reso bene i personaggi. In effetti, quasi non me n'ero accorta, ma ripensandoci, è come se ogni volta che Thomas incontra un altro personaggio aggiunga un pezzo di descrizione, alle volte in modo velato, alle volte con più dettagli, così quasi non mi sono resa conto di questo e di quanto mi stessi affezionando a loro. Non è soltanto la storia, è anche il modo in cui è scritta che è sorprendente, ed è stata davvero una bellissima lettura.


Una domanda che  è rimasta senza risposta e che ancora mi assilla è: se tutti i ragazzi della Radura prendono il loro nome da un personaggio famoso, Minho da dove è uscito? Se qualcuno lo sa, me lo dica per favore!  

Pro: Non cesserà di sorprendervi

Contro: Tenete pronti i fazzoletti per quando meno ve lo aspettate

mercoledì 3 dicembre 2014

WWW Wednesday #1

Finalmente mi cimento anch'io in questa rubrica, non vedo l'ora di cominciare! Non so ancora se questa sarà una rubrica periodica o no, ma l'importante è provarci.

 BannerFans.com

 What have you recently read? (Cosa hai letto recentemente?)

L'amico immaginario di Matthew Dick. E' un libro uscito qualche anno fa e non appena ho trovato l'edizione economica non me la sono lasciata scappare!



What are you currently reading? (Cosa stai leggendo?)

I libri per gli esami all'università. Ahahaha.
E il trono di ghiaccio. Ci ho messo un'eternità per decidermi, 
ma adesso non riesco a non farne a meno, amo Cealena!

 

What will you read next? (Cosa leggerai prossimamente?) 

Bella domanda! Ho appena scaricato Albion sul kindle, ma penso che da come sto divorando il Trono di ghiaccio tra un po' andrò in cerca del seguito come uno zombie affamato. Per non parlare delle Cronache di Magnus Bane in edizione completa! 
Sarà difficile. 

A presto!

martedì 2 dicembre 2014

Christmas Tag


Christmas Tag!









Salve gente! Natale si avvicina e ho pensato di fare un bel post approposito di libri da leggere aspettando i regali sotto l'albero, magari vicino  il caminetto, per chi ce l'ha. In caso non l'abbiate, attaccate una gigantografia di un caminetto al termosifone, basta non metterla a fuoco e avrete lo stesso effetto.

Cominciamo con un classico intramontabile, se non avete visto il film in 3D, vi consiglio di farlo!

Numero 1 - Canto di Natale

Titolo: Canto di Natale
Autore: Charles Dickens
Prezzo: 4,25 euro
Numero pagine: 100






Ebenezer Scrooge, arido e spilorcio finanziere londinese, odia il Natale. Lo considera - anzi - tempo perso, e un ostacolo al proprio arricchimento. Ma la notte della Vigilia, dopo una giornata passata alla scrivania senza nulla concedere all'atmosfera festosa che lo circonda, riceve la visita di tre spiriti: quello del Natale passato, quello del Natale presente e quello del Natale futuro. Nel corso di un fantastico viaggio che farà rivivere a Scrooge tutte le tappe della propria vita e intravedere un ben misero futuro, gli spiriti riusciranno ad aprire i suoi occhi a sentimenti di generosità e amore. Il Canto di Natale non è però solo una favola a lieto fine. È anche uno degli esempi meglio riusciti di critica sociale di Dickens, oltre che una delle più famose e commoventi storie sul Natale.

Per chi volesse ridere dei cliché natalizi e del lato "peggiore" di questa festa...

 Numero 2 - Holidays on ice

Titolo: Holidays on ice
Autore: David Sedaris
Prezzo: 9,00 euro
Numero di pagine: 178 pagine





Il debutto di David Sedaris avvenne all'inizio degli anni '90 con la lettura alla radio del racconto della sua esperienza come elfo natalizio in un grande magazzino di New York: una serie di scene esilaranti e corrosive che fotografavano impietosamente le icone sacre del mondo di oggi: il mito del Natale affogato nei consumi, il muto naufragio dei bambini, vittime inconsapevoli delI'insensatezza della festa, la surreale crudeltà dei rapporti di lavoro e di famiglia, il vuoto e la solitudine che la valanga scintillante dei regali non può nascondere... Questo libello sul falso luccichio del Natale rivelò il talento di questo giovane umorista, comico spietato e sottilissimo, implacabile osservatore delle follie della modernità. 

Per chi vuole ridere a crepapelle, con un tocco un po' macabro e sanguinolento

 Numero 3 - Uno stupido angelo. Storia commovente di un Natale di terrore


Titolo: Uno stupido angelo. Storia commovente di un Natale di terrore

Autore: Christopher Moore

Prezzo: 14,02 euro

Numero di pagine: 239 pagine






Natale sta arrivando e gli abitanti del piccolo villaggio di Pine Cove in California sono impegnatissimi a far acquisti, impacchettare regali, decorare la casa e inghirlandare alberi, immersi nello spirito gioioso della festa. Ma non tutti hanno il cuore lieto e, fra questi, c'è il piccolo Joshua. A rattristare il bambino è la convinzione che quest'anno non riceverà regali, dal momento che ha visto con i suoi occhi Babbo Natale ricevere un colpo di pala e stramazzare a terra. Per questo, da quel momento, la sua unica preghiera è: "Ti prego, Babbo Natale, torna dal regno dei morti!". E si sa, per quanto impossibili, a volte i desideri dei bambini vengono accolti in paradiso; in questo caso quello di Joshua viene intercettato dall'arcangelo Raziel, che non è certo l'angelo più sveglio nel regno dei cieli. Spinto dall'euforia per la missione che deve compiere, l'arcangelo dà inizio a una serie di eventi che getteranno i residenti di Pine Cove dritti nel caos, culminante nella festa di Natale più esilarante e terrorizzante che la città abbia mai visto. È il Natale secondo Christopher Moore, grottesco e cattivello al punto giusto, qui presentato ai lettori italiani in edizione integrale con un nuovissimo capitolo aggiunto dall'autore.

Per le più romantiche, una storia d'amore sotto il vischio.

Numero 4 - Un regalo da Tiffany


Titolo: Un regalo da Tiffany
Autore: Melissa Hill
Prezzo: 9,90 euro
Numero pagine: 401



 
Quale ragazza non sogna, una volta nella vita, di ricevere in dono un gioiello di Tiffany? A New York, sulla Fifth Avenue, il giorno della vigilia di Natale due uomini stanno comprando un regalo per la donna di cui sono innamorati. Gary, che aveva quasi dimenticato il regalo per la sua fidanzata Rachel, sta acquistando per lei un braccialetto portafortuna. Ethan invece sta cercando qualcosa di speciale: un anello di fidanzamento per Vanessa, uno splendido solitario col quale si inginocchierà davanti a lei e le farà una romantica proposta di matrimonio. Ma quando per sbaglio, all'uscita dal negozio, i due regali vengono scambiati, Rachel si ritroverà al dito l'anello destinato a Vanessa. E per Ethan riportarlo alla donna per la quale lo ha scelto non sarà affatto semplice. Soprattutto se il destino ha altre idee a riguardo...

Per i più piccini o per chi non rinuncia alla magia del Natale

Numero 5 - Miracolo in una notte d'inverno



Titolo: Uno stupido angelo. Storia commovente di un Natale di terrore

Autore: Christopher Moore

Prezzo: 14,02 euro

Numero di pagine: 239 pagine






Mentre giocano in riva al mare, due bambini trovano sul fondale una scatola di legno minuziosamente intarsiata, chiusa a chiave, ancora ben conservata. Quando la aprono, con l'aiuto del nonno, vi trovano un antico orologio da taschino e un biglietto ormai scolorito, sul quale è scritto: "Felice Natale, cara piccola Ada. Tuo fratello Nikolas". Pieno di stupore, il nonno ricorda una sorta di leggenda che aleggia sulla cittadina di Korvajoki, fin dai tempi in cui era un minuscolo villaggio di pescatori: "Immaginate di avere ali immense come quelle di un'aquila, che vi sollevano in aria e trasportano sopra il mare, fino all'isola della famiglia Pukki. Volate con la fantasia...". Nikolas abita con la famiglia sulla piccolissima isola di fronte alla costa, quando una furiosa tempesta fa naufragare i genitori e la sorellina. Il bambino, che ha solo cinque anni, viene adottato da tutte le famiglie del villaggio e piano piano dimentica la paura, accetta l'amore e scopre nuove fonti di gioia. Ma non dimentica mai l'amata sorellina, finché un giorno, nel villaggio, nasce una nuova bambina di nome Ada, che riesce a provocare in Nikolas un'incredibile trasformazione.

Per chi è a dieta e vuole saltare i cenoni che ti riempiono sia di cibo (o di chiacchiere pungenti) ma non rinuncia al dolce

Numero 6 - Il caso del dolce di Natale


Titolo:Il caso del dolce di Natale
Autore: Agatha Christie
Prezzo: 9,50 euro
Numero pagine: 266
 



«Questo libro è come un pranzo di Natale preparato da un vero chef. E lo chef sono io!» Così Agatha Christie presenta la sua raccolta in sei gustosissime portate: dall'antipasto al dessert, sei indagini dell'inossidabile Poirot e della solo apparentemente innocua Miss Marple, alle prese di volta in volta con rubini scomparsi, omicidi simulati o reali, inquietanti sogni premonitori, un cadavere ritrovato in una cassapanca, una coppia di sposi particolarmente litigiosa, un anziano signore dalla candida barba e dalle abitudini alimentari troppo prevedibili. E un cesto di erbe selvatiche che svela le trame di un assassino...
Sei impeccabili, fulminanti meccanismi narrativi che nella rapida misura del racconto trovano la loro perfetta espressione.








Spero vi sia piaciuto, a presto e...
Buon Natale!

lunedì 24 novembre 2014

Sarà la mia nuova fiamma?

Titolo: Firelight - La ribelle

Titolo originale: Firelight


Casa editrice: Piemme, Freeway Fantasy

Anno di pubblicazione: 2011

Prezzo: 9,99 euro

Trama:  
Discendiamo dai draghi. Siamo dei mutaforma che hanno sviluppato la capacità di apparire umani per sfuggire ai Cacciatori. Viviamo nascosti nelle foreste remote, volando solo di notte, dispiegando le ali quando nessuno può vederci. Siamo Draki. Io mi chiamo Jacinda e sono il tesoro del mio branco, l’unica capace di soffiare ancora fuoco.  Ma dopo aver infranto per l’ennesima volta le regole che proteggono la vita della nostra comunità, sono stata costretta a fuggire insieme a mia madre e mia sorella. Ci siamo sepolte vive in un’anonima cittadina, dove sono costretta a mantenere l’aspetto umano con il rischio di dimenticare la mia vera natura. Finché non mi sono ritrovata nella stessa scuola del mio Cacciatore. È possibile una simile coincidenza? Oppure questo bellissimo e pericoloso ragazzo non è quello che la sua famiglia vorrebbe far credere? 

Recensione:
Devo ammettere che è una storia molto bella, ma c'è un ingrediente già sentito. Per un po' ho pensato persino di aver sbagliato libro: il cacciatore e la preda innamorati, avete presente?
Questa attrazione inspiegabile tra i due, finché non mi sono ricordata: già, Twilight.
A questo punto ho continuato la lettura con un'occhio più critico, il mio radar-Twilight acceso al massimo e... Ta da! Esame superato!
Finalmente un libro in cui il prescelto deve salvarci tutti. Ragazzi, dopo Harry e Frodo la storia cominciava a puzzare di vecchio e, diciamocelo, un bel libro non ha bisogno dell'argomento "prescelto" per essere bellissimo.
E' vero, molte delle saghe che adoro trattano di questo argomento, ma in questa avrebbe stonato.
In Firelight, Jacinta, la protagonista, è un adolescente ribelle alle regole impostele da sua madre e dalla... comunità di draki in cui vive!
Non torna alle sei del mattino ubriaca, non va male a scuola, non si droga, vuole essere sè stessa quando altri le impongono di essere qualcos'altro, sfiorando la possibilità di essere catturata dai Cacciatori. Eh si, perché i draki (un passo in avanti nell'evoluzione dei draghi) sono creature che valgono tantissimo e per le quali non si esita ad uccidere.
Mi è piaciuta questa ricerca di sè stessa della protagonista, tra la sua parte draki e la sua parte umana che nel libro viene trattata per lo più come quel qualcosa che i nostri genitori ci hanno costretto a fare quando eravamo piccoli: calcio, pianoforte, compiti (Coff, coff..) In questo mi riferisco alla mamma draki, cieca di fronte al bisogno della figlia di non far morire la sua parte draki, solo perché la situazione lo richiede e perché impegnata lei stessa in un conflitto interiore con la sua natura. Proprio non mi sta simpatica.
Chi non mi è piaciuto, anzi, tutti e due gli spasimanti di Jacinta non mi sono piaciuti per la verità, uno un po'  troppo tipicamente follemente innamorato e l'altro... non lo so, ogni volta che leggevo di lui mi mettevo a ridere, sembrava
 uscitò da una tribù.

Un romanzo molto bello, fresco anche se forse può ingannare per qualcosa 
che sa di già sentito, ma pieno di suspence, di in cui i normali problemi si affiancano a quelli... supernaturali!





Pro: Fresco, entusiasmante. Da leggere.

Contro: Non riesco a trovarli difetti, quelli che ci sono diventano minuscoli una volta che si fa avanti.

Vi lascio il booktrailer americano, quello italiano non mi è piaciuto per niente


sabato 1 novembre 2014

25 bookish things

Salve gente, oggi faccio il mio primo post che non è una recensione e ne sono contentissima. L'idea mi è venuta dal blog di Lost in Bookland che vi consiglio caldamente di andare a vedere perché è stupendo.
L'idea è di proporre 25 cose su di noi e sui libri o la lettura, come idea è molto carina, sia per vedere se qualcuno ha qualche abitudine strana di lettura, sia per vedere se ci sono abitudini da lettori "tipiche". Possono essere qualsiasi cosa, quindi se volete rispondermi  qui nei commenti o proporlo anche voi sul vostro blog, non siate timidi, sbizzarritevi!

1. Mi piace leggere nei posti pieni di luce...
2. ...o al buio, ma con una grossa torcia in mano

3. Mi hanno dovuto sempre nascondere i libri perché "la realtà attorno non era altrettanto interessante"

4. Per un po' di tempo la mia pila di libri da leggere è stata alta quasi quanto me, ora è piccina piccina



5.Se sono indecisa tra due libri che vorrei comprare, li apro e annuso la carta, il libro con l'odore migliore torna a casa con me




6. Non ho un genere letterario preferito...
7. ...semmai generi che non vorrei leggere

8. La sensazione più strana in vita mia è stata quella che ho provato leggendo un romanzo rosa e mi sono accorta che per quel genere a volte sono scritte meglio le fanfiction.


9. Ho la mia poltrona preferita per le letture

10. Uno dei miei sogni è entrare in una libreria e uscire portandomi dietro un "facchino" per trasportare tutti i libri che ho comprato.

11. Penso che aggiungerò il punto 10 alle cose da fare prima di morire

12. Chi non restituisce i libri meriterebbe un girone dantesco tutto per sè.

13. Quando memorizzo la piantina di una nuova città, le librerie sono i miei punti di riferimento.

14. Non capisco chi dice di non amare i libri.

15. Ho finito per amare libri che prima snobbavo.

16. Ho solo un ripiano sul mio scaffale occupato dai libri che più amo

17. ...tutti gli altri sono nella mia vecchia scatola dei giochi sotto al letto

18. Quando si tratta di fare shopping il primo posto dove vado è la libreria

19. Continuo a non capire le persone che non leggono perché 
"tanto aspetto che esca il film"

20: Zia Jo è zia Jo.

21. Non ho mai letto alcun libro di John Green, anche se l'ho conosciuto con "Fattore Katrine" che volevo comprare già da anni, ma non guarderò Colpa delle stelle finché non avrò letto il libro.

22. Non mi ricordo il titolo del primo libro che ho letto, però so che era la bella storia di un coniglietto.

23. Ho una lista di libri che ho letto, l'ho cominciata a 15 anni e quest'anno ho superato i 100

24. Non faccio differenza tra ebook e cartaceo, si fanno amare entrambi.

25. Sono arrivata al punto 25 e non so più cosa dire.

giovedì 30 ottobre 2014

Perdere peso senza tormento

Titolo: Il diavolo veste la 40

Titolo originale: Thin is the new happy

Casa editrice: DeAgostini

Anno di pubblicazione: 2009

Prezzo: 1,99 euro

 Trama:
La felicità nel nuovo millennio? Avere un fisico perfetto, a costo di ingaggiare con noi stessi una guerra mortificante per il corpo e per il morale... senza parlare del gusto. E avere una madre maniaca della forma fisica, tanto da mettere a dieta la figlia di soli undici anni, certo non aiuta a liberarsi di quest'ossessione. Da allora la vita è stata una continua altalena di umori e taglie per Valerle Frankel, perennemente in bilico tra il desiderio di apparire perfetta, con sacrifici indicibili, e la voglia di accettarsi per quella che è,
 infischiandosene dei commenti di colleghi e conoscenti. Finché, dopo trent'anni di tormenti, ormai mamma e moglie felice, all'improvviso Valerie comprende che la lotta con il proprio corpo è in realtà una lotta con una parte molto profonda di sé. Lavora per liberarsi delle vecchie ossessioni e impara finalmente a piacersi, riscoprendo anche qualche gioia perduta, come il gusto del burro naturale o il sapore dolce di una piccola rivincita su chi per anni l'aveva chiamata "cicciona". Con la stessa vivacità e prontezza di spirito con cui ha affrontato le proprie insicurezze, Valerie ci racconta il suo percorso, con il sorriso, ma anche con acume critico nei confronti di un canone sociale tanto condizionante quanto privo di senso. 





Recensione:
Ho comprato questo libro per caso, senza aspettarmi chissà quale cosa. E invece è stata una rivelazione!
E' il primo libro autobiografico dell'autrice e ogni lettrice si può identificare in lei in almeno un capitolo.
L'autrice parla del suo rapporto con la sua immagine allo specchio, del suo corpo che ingrassa e dimagrisce nel tempo e di quanto questo a volte la renda felice (ciccia in meno) oppure frustrata e triste (ciccia in più).
insomma, già dalle premesse, chiunque sia stato ossessionato dalle diete almeno quanto me si potrà rendere conto che questo libro ha qualcosa di assolutamente geniale e divertente. L'idea dell'autrice è fare una dieta senza dieta, non elimina i grassi ma i soli pensieri negativi per poter star bene con se stessa
Il suo percorso interiore parte dagli assilli genitoriali che riceveva sulla sua linea, al tormento dei  compagni che la prendevano in giro perché "grassa" e "perdente", fino alla sua voce interiore che oramai critica ogni centimetro del suo corpo, a cosa significava per lei perdere peso, in poche parole, ciò che significa per lei l'immagine esteriore magra o grassa.
Tutto comincia con una mamma grassofobica che la mette a dieta piccolissima, dopo aver perso i chili di troppo, arriva la "rivelazione": magro è bello. Così comincia l'ingresso in un circolo vizioso, dieta, periodo di ricaduta, dieta, ricaduta... all'infinito.
Cosa vuol dire essere magri al liceo, popolarità; essere magri in famiglia, apprezzamento; essere magri in una redazione di un giornale femminile... abbiamo visto tutte (Tu! Si, tu! Non l'hai ancora visto, vai e rimedia) "Il diavolo veste Prada", quindi potete immaginarvi tranquillamente una redattrice fuori forma lì dentro: un autentico pesce fuor d'acqua. Fino a quando arriva il fatidico punto di rottura che l'ha portata al drastico cambiamento.. che non vi dirò per non rovinarmi la sorpresa. Vi dirò solo che alla fine ha capito cos'è importante.
Comincia così un percorso inverso, fatto soprattutto da una messa al bando di tutte le diete per prendere il peso ideale, ma non solo, è l'immagine nello specchio, la Stronza nascosta nella testa che non devono dare tristezza e Valerie comincia a cercare un modo per guardarsi allo specchio senza problemi. A differenza di tutte le diete precedenti la cui durata e relativi effetti avevano avuto un inizio e una fine, questa nuova dieta non deve avere fine, ma cosa è necessario perchè gli effetti siano duraturi? Palestra, certamente, ma l'autrice è stata in grado di inserire il suo ingrediente segreto per la dieta senza dieta che ha rivoluzionato la sua vita e che in fin dei conti potrebbe rivoluzionare anche la nostra. Piacerci. Ragionevolezza. Senza accanirsi costantemente contro l'ago della bilancia.
Consiglio a tutte voi questo libro, prima ancora delle feste, prima ancora del periodo della prova costume, perché non è quello il periodo in cui dovremmo pensare al nostro peso corporeo e chi come me fa un sano allenamento in palestra sa che non sono sufficienti tre mesi di diete asfissianti per raggiungere il peso ideale.Ci vuole un pizzico di rispetto verso di noi affinché il nostro corpo ci possa ripagare.
Dato che questa recensione è stata fin troppo seria, ora vi lascio con questo Dylan tenero e allegro che vi manda tanti bacini!!

martedì 7 ottobre 2014

To kill a Mockingjay

Titolo: Il canto della rivolta
Titolo originale: Mockingjay
Casa editice: Mondadori
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo: 17,00 euro

Trama
Contro tutte le previsioni, Katniss è sopravvissuta agli Hunger Games per la seconda volta. Ma anche se ora è lontana dall'arena sanguinaria, non può dirsi salva. Capitol City è molto arrabbiata. Capitol City vuole vendetta. E chi è destinato a pagare per i disordini? Katniss, ovviamente, la Ragazza di fuoco. Come se non bastasse, il Presidente Snow tiene a precisare che ormai tutti sono in pericolo, nessuno escluso: la famiglia di Katniss, i suoi amici più cari, tutti gli abitanti del Distretto 12. Ora che la scintilla si è trasformata in un ardente fuoco di rivolta, alla Ghiandaia Imitatrice non resta che spiccare il suo volo verso la libertà. Forte e incalzante, finalmente anche in Italia lo sconvolgente finale della rivoluzionaria trilogia di Suzanne Collins, Hunger Games.

Recensione
A quanto pare non sono l'unica che è rimasta delusa dal finale di questa trilogia. A mio parere tutta la narrazione è stata bellissima, ma quelle ultime pagine così striminzite e la piega che hanno preso gli eventi verso la fine proprio non sono riuscita a mandarle giù. Non ti accorgi nemmeno che è tutto finito e rimani a fissare la pagina leggermente sconvolta, non riuscendo a capire cosa sia successo. E' finito, punto. Parliamo prima del resto del libro e concentriamoci in seguito sul finale. Secondo me questo libro si è distinto dagli altri per la mancanza di speranza che ho avvertito negli altri due: nel primo Katniss spera di salvarsi o di fare in modo che almeno Peeta sopravviva per far sì che il suo sia il distretto del vincitore, nel secondo le insinuazioni sul distretto 13, su
qualcuno che ce l'ha fatta ad uscire dall'orbita di Capitol city ti da la speranza che forse Katniss e i suoi ce la possono fare. Nel terzo no, non c'è speranza, Katniss si gioca il tutto per tutto perché non ha più nulla da perdere (così pensa). Cosa c'è da stupirsi? E' guerra aperta ormai, ogni insinuazione è finita, il Distretto 12 è stato distrutto, molti degli altri Distretti si sono schierati con Capitol city o sono stati duramente attaccati, Peeta è stato preso dai Capitol.
Quello che è stato criticato a Katniss è che mentre Peeta è tenuto in ostaggio lei sembra fregarsene e buttarsi a capofitto nelle braccia di Gale. Ma qualcuno si è  resoconto che 'sta povera ragazza ha un danno psicologico grande quanto una casa? Potevano fare un punto di vista di chi le stava vicino (Prim ad esempio T_T) per far capire quanto male lei stia, ma no, si è fatto vedere che ancora conserva una piccola lucidità di fondo, la conserva nella sua bolla di dolore ed è questa a trarre in inganno.
Ci sono molti personaggi non ben approfonditi che forse avrebbero meritato qualcosa di più, ma rileggendo il libro, ho notato che la maggior parte di loro muore. Non ci arrivate? E' sempre la guerra che uccide amici, familiari e sconosciuti. Probabilmente molti di questi personaggi sono nati proprio per questo, essere distrutti dalla penna della Collins.


Ho forse insinuato che molti scrittori hanno una vena sadica? Ops. E non ho nemmeno nominato Prim.
Un'altra cosa che è stata criticata è che  una volta liberato Peeta, Katniss quasi non se ne frega niente del fatto che lui l'abbia quasi ammazzata, ma è pronta a lanciarsi tra le sue braccia appena può. Macché! Quei due si insultano, si trattano con freddezza, si lanciano frecciatine bastarde, fino a quando a Katniss viene ricordato che Peeta non è più il dolce e tenero Peeta perché Capitol gli ha fatto il lavaggio del cervello e le intimano di piantarla e di usare il cervello.


Qualcuno mi raggiunge, il corpo in tensione. Finnick,
naturalmente. Perché solo un vincitore è in grado di vedere
ciò che io ho notato all’istante. L’arena. Contornata di
baccelli controllati da Strateghi. Le dita di Finnick
accarezzano un bagliore rosso e costante che si trova
sopra una porta. — Signore e signori…
La sua voce è tranquilla, ma la mia risuona attraverso la
stanza: — … che i Settantaseiesimi Hunger Games
abbiano inizio!

Entrambi i personaggi si sono evoluti, hanno fatto una parte del loro percorso assieme sotto la lente d'ingrandimento di Snow e dei Capitol,  quando le loro strade si sono separate, Katniss è stata distrutta dagli eventi che le sono piombati addosso, Peeta prigioniero, il suo distretto raso al suolo, lei perde qualcosa dentro, diventa molto più fredda e cinica, quasi un viaggio all'inferno. Peeta invece fa un direttamente una piccola crociera all'inferno, non quella che aveva prenotato Dean, ma siamo sempre lì vicino, solo che a differenza di Katniss, una volta raggiunto il fondo risale in superficie appena ne ha l'occasione, lotta con le unghie e con i denti grazie al grosso aiuto che riceve nel distretto 13. A far risalire in superficie Katniss non è un lungo periodo di analisi, è la sete di vendetta, la possibilità di andare a combattere perché si è resa conto che sia Snow sia la Coin, il capo dei ribelli, non sono uno stinco di santo e a prescindere da chi vincerà la guerra, la situazione rimarrà invariata. Ciò che la collins ha reso davvero bene è quanto la televisione sia di grande impatto durante la guerra, le trasmissioni dei Capitol che continuanno a dire "va tutto bene", "siamo un'unica nazione" e via dicendo, mentre quelli dei ribelli hanno per protagonista per lo più Katniss, il simbolo della rivolta, ed ecco spiegato perché nessuno l'ha legata al lettino dello psicanalista: il simbolo della rivolta deve essere sempre presente, non può lasciarsi andare, se muore, se cede, il morale dei ribelli ne potrebbe risentire.
Mi è piaciuto molto il rapporto che si crea tra Joanna e lei una volta dopo la liberazione,  entrambe sono a pezzi e con il cinismo alle stelle, è questo a farle avvicinare al reciproco dolore e a capirsi. E' quasi tenero quello che fa Katniss per Joanna quando lei vive un grosso momento di sconforto, cercando di tirarla su di morarle e darle il messaggio di non mollare.
Solo che...
Non so, il primo libro aveva destato la mia attenzione, il secondo mi aveva incuriosito ancora di più, quindi è normale che avessi una grossa aspettativa per il finale. Katniss non spiega le ragioni che l'hanno portata a commettere *spoiler* un omicidio, lascia troppo intendere che la guerra e la perdita l'abbiano totalmente distrutta. Ma che cavolo! Katniss ha sempre combattuto, nonostante ne abbia passate tante,nonostante i traumi, non me la bevo l'ultima fatidica goccia che ha fatto traboccare il vaso e l'ha distrutta. Ritorniamo al punto cruciale, il finale. Si, lo so che non dovrei fare spoiler per chi ancora non ha letto il libro, ma devo proprio togliermi questo sassolino. Dopo vent'anni è ancora distrutta? Nonostante Peeta sia rimasto a suo fianco? Nemmeno dopo vent'anni? Sono eventi che sconvolgono certo, ma una così grande aridità di sentimenti? La Collins stava dando un addio al suo personaggio, non avrebbe riaperto mai più il capitolo Hunger Games e l'ultima immagine di Katniss è di questa persona che si è aggrappata a Peeta non perché fosse l'ultima persona amata che avesse, ma come se non avesse altra scelta. E diamine!




Pro: E' pur sempre un bel libro, l'ultimo della saga ed è stato scritto molto bene in molti tratti delicati.


Contro:Il finale. E che cavolo.

domenica 5 ottobre 2014

Stargirl

Titolo: Stargirl

Titolo originale: Stargirl

 Autore: Jerry Spinelli

Casa Editrice: Arnoldo Mondadori

Anno di pubblicazione: 2001

Prezzo: 9 euro (collezione Oscar Mondadori)


 Trama
 Immaginate una scuola di provincia in cui tutti i ragazzi si vestono allo stesso modo e fanno le stesse cose, e poi chiedetevi che effetto farebbe, in un posto del genere, l'apparizione di una ragazza vestita nel modo più


stravagante, che va in giro con un topo in tasca e un ukulele a tracolla, piange ai funerali degli sconosciuti e sa a memoria i compleanni dell'intera cittadinanza. Resterebbero tutti a bocca aperta, naturalmente, proprio come succede a Leo quando la vede per la prima volta e si chiede se è una svitata, un'esibizionista o tutte e due le cose insieme. Ma Stargirl è semplicemente se stessa: e non è detto che questo sia un vantaggio, in un mondo fatto di persone che vogliono soltanto "adeguarsi"...

Recensione
Ammetto che questo è uno di quei libri che ho rincorso per anni. Vai in libreria con i soldi, lo cerchi, lo trovi... e poi vedi quello affianco che ti ispira di più o che cerchi dalla notte dei tempi ed è in offerta speciale, ma nonostante questo non bastano i soldi.Un po' strano, direte voi, perché in effetti questo libro non è un mattone e non costa neanche granché, ad  ogni modo, dopo un bel po' di tempo sono riuscita a comprarlo.
Come dicevo, è un libro molto piccolo e ribadisce ancora una volta il concetto che le dimensioni non contano. Una volta giunti al termine della storia ti rendi conto che l'autore ti ha detto tutto. Potete usare qualsiasi chiave di lettura: ha detto tutto. In maniera molto dolce e tenera, quasi con i toni di una favola, a volte un po' tristi. Molti libri se non sono letti all'età giusta ti danno quasi l'idea di una storia molto semplice,questo libro invece no, qualunque sia la vostra età quando lo prendete in mano per la prima volta.
Vi ho incuriosito?
Il narratore di questa storia è Leo, uno dei personaggi principali, che sembra rispecchiare i pensieri del lettore che cerca di capire il mistero che sta dietro Stargirl, la ragazza nuova a scuola e che tanto nuova non è visto che vive nella sua stessa cittadina già da prima di lui, ma che nessuno ha notato prima perché studiava a casa. Per la prima parte del libro è questa la domanda che ti frulla per la testa: Chi è Stargirl? Una ragazza in cerca di attenzioni? Se si, perché allora distribuisce per tutta la città biglietti di auguri senza firmarli per ricevere almeno un grazie? Si tratta forse di una povera pazza? Questo si chiede Leo e se lo chiedono tutte le altre persone che la vedono. Stargirl non è niente di tutto ciò, è spontanea, felice,  ha tutte quelle qualità che credi che le persone hanno perso, è originale in un mondo di copie. Per chi si lascia toccare l'animo da lei, la protagonista è un cambiamento, lento, ma inarrestabile per distinguersi dalla massa.
Stargirl parla al lettore dandogli un semplice messaggio: la felicità non sta nell'uniformarsi l'uno all'altro, ma nel rimanere fedeli a se stessi in un mondo di copie. Lei lo scopre a sue spese, ma non si lascia abbattere.
Questo libro mi è piaciuto molto, forse il finale mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca, ma dice qualcosa che noi dovremmo ricordarci sempre: è inutile mettersi in fila per passare per la fotocopiatrice, il meccanismo prima o poi si incepperà perché siamo diversi l'uno dall'altro.
Possiamo vederlo con i nostri occhi, vi faccio un esempio stupido: quanti ragazzi vestono le stesse divise alla moda? Cosa li rende uno diverso dall'altro? Di certo non il colore della stoffa.
Stargirl ci fa la stessa domanda e ci da anche la risposta (senza neanche dover leggere troppo tra le righe). Questo libro mi mette i brividi: in Italia è uscito nel 2001, in America giusto un po' prima, ma tratta di argomenti tuttora attuali.
Un'ottima lettura sia per i ragazzi che per gli adulti, perchi vogliono leggere soltanto la storia o qualcosa in più, vi farà sempre commuovere e vi porrà la fatidica domanda ad ogni pagina: è meglio essere una copia o l'originale?

Pro: E' una storia emozionante, sempre attuale, in meno di 200 pagine vi farà innamorare, ridere, forse piangere, ma anche riflettere

Contro: Le pagine sono troppo poche!!



Lo so che di lei non ho parlato, ma penso che questa frase e tutta la canzone siano più che adatte all'argomento.

RECENSIONE | Under the whispering door

Si, sono sparita, di nuovo. Dovevo studiare/lavorare/fare cose e il blog è stato messo da parte per organizzare tutto il resto. Sono sopravv...