lunedì 30 ottobre 2017

martedì 24 ottobre 2017

RECENSIONE | Il marchio di Atena

Terzo libro della serie e... riassume tutti i miei problemi finora.
Per certi versi, capisco perché le serie di Magnus e Apollo stiano avendo così tanto successo. Gli Eroi dell'Olimpo appartengono ad una sorta di periodo di sperimentazione di Riordan in cui cercava di sfruttare in un qualche modo il successo di Percy Jackson, allo stesso tempo provava a distaccarsene, non sempre con dei buoni risultati.

Questo libro è una sorta di ...macedonia, in cui sono presenti talmente tanti elementi da non rendere
riconoscibile una sola narrazione lineare. Il viaggio parte da New Rome e si conclude nei sotterranei di Roma, eventi si susseguono uno dopo l'altro, azione e nemici... lasciando poco spazio ai protagonisti che, incredibilmente, da motore della storia si riducono a macchiette. L'unica ad avere un po' di approfondimento come gli dei comandano è Annabeth, perché centrale nella narrazione. Sul serio, adoro questa ragazza


Volevo rimanere neutrale, ma qui devo fare uno SPOILER: Rick, non puoi lasciarmi Piper e Jason in sospeso in quel modo, della serie che neanche Afrodite è interessata alla loro vita romantica. Ma che è? Hai specificato che la loro relazione si basa sulla Foschia, come puoi non utilizzare una cosa del genere?
A fine lettura ho fatto un riassunto mentale di tutto quello che succede in questo volume e, anche se un approfondimento psicologico dei personaggi sarebbe stato gradito, non avrebbe giovato a questa paella di avvenimenti.

Graditissimo il rapporto tra Jason e Percy che entrano in sintonia nel momento in cui si incontrano, penso che andrò per la prima volta dopo anni in cerca di fanfiction, specificamente su questi due. Di quelle sceme ed esilaranti, che avete capito?

Ultimo problema: mi è capitato di leggere questo libro dopo un weekend a Roma e ho sentito tantissimo gli occhi del turista di Riordan, forse un pochino troppo.
Per carità, ci sta, apprezzo tantissimo che abbia voluto fare ricerche sul campo, quello che non ho digerito è che abbia insultato la pizza. Sul serio, sei arrivato fin qui, quanto ti costa un giro su Tripadvisor per il pranzo?

giovedì 19 ottobre 2017

Coffe Book Tag

Chi l'avrebbe mai detto? Il mio pc mi ha detto addio. Dopo due anni di avventure assieme, ha deciso che non era più il caso di continuare le cose tra di noi. Mi ha detto arrivederci per il momento, che gli serve prendersi il suo tempo ed è partito per l'assistenza. Spero di rivederlo prima o poi. Nel frattempo, dopo aver fatto saltare una rubrica e un con un paio di recensioni in arretrato, faccio il prestigiatore: guardate tutti che bel tag, mentre non potete vedere i lavori in corso.

NERO
Nomina una serie difficile da iniziare, ma con fans sfegatate.
Il primo volume di questa serie risente pesantemente della sua origine online. Era infatti una storia pubblicata a puntate su una piattaforma e nel primo volume si sente. Mi aveva infastidito non poco, per questo motivo non ero sicura di poter dare altre chances al secondo. Volevo continuarla dopo il terzo volume, ma la piega che ha preso la storia e le fan matte mi hanno fatto cambiare idea.

MOCHA ALLA MENTA
Nomina un libro che diventa più popolare in inverno o duranti i periodi festivi dell'anno.
Il primo che mi viene in mente è Canto di Natale di Charles Dickens, che viene proposto da tutti per Natale. State sicuri che se in tv danno Una poltrona per 2, i lettori saranno immersi in questo libro.

CIOCCOLATA CALDA
Qual'è il tuo libro per bambini preferito?
L'incredibile storia di Lavinia (e più o meno tutti i libri di Bianca Pitzorno e Roberto Piumini). Ultimamente hanno deciso di ristampare un'edizione speciale e mi sono quasi messa a piangere in libreria quando l'ho trovata. 


DOPPIO ESPRESSO
Nomina un libro che ti ha tenuto incollato alla sedia dall'inizio alla fine.
L'ultima volta è successo con Una famiglia decaduta di Leskov. Lo stile è meraviglioso e delicato, così tanto da divorarlo nel giro di pochi giorni.

STARBUCKS
Nomina un libro che vedi ovunque.
Ultimamente ho visto spesso Nel profondo della foresta e An enchantment of ravens. Ironia della sorte, entrambi sono libri sulle fate e mi incanto a guardarli aspettando i saldi.

OOOPS! HO PER SBAGLIO PRESO UN DECAFFEINATO
Nomina un libro dal quale ti aspettavi di più.
Benedizione di Kent Haruf. Non prenderò mai più un libro che viene nominato ovunque, neanche se è per un club del libro.

QUELLA PERFETTA MISCELA
Nomina un libro o una serie che è stata sia amara che dolce ma, alla fine, soddisfacente.
Questa è una risposta difficile, molte volte mi deludono o mi appagano del tutto. Nomino Percy Jackson: nonostante il bellissimo finale, verso la fine è  maratona di lacrime in cui i personaggi vengono introdotti per fartici affezionare prima di...  ehm, ehm, si, dicevo, serie molto bella.



lunedì 9 ottobre 2017

RUBRICA | Pictures from the world #4


(credit: Inaki Relanzon / Naturepl.com)

America, California

Le lontre di mare sono tra le specie a rischio per via della caccia perpetuata dall'uomo e per l'inquinamento. Eppure queste mustelidi sono dei combattenti nati, ancora qui nonostante la minaccia di estinzione.

Il Monterey Bay Aquarium in California ha lavorato con le lontre di mare fin dalla sua apertura nel 1984 e gestisce attualmente degli eccellenti programmi di salvataggio e reinserimento.

venerdì 6 ottobre 2017

MANGA | Akagame no Shirayukihime ovvero il titolo più lungo e imbarazzante del mondo

Non parlo molto di manga sul mio blog, ma è pur sempre il mio blog e quindi...
Dopo aver fangirlato i lungo e in largo per Akatsuki no Yona, sono andata alla ricerca di altri manga da leggere aspettando i nuovi capitoli.
Fatta la ricerca su Google, tutti quanti i risultati e le "liste" fatte da esperti portano questo manga al primo posto. Perché no?

Manga dal titolo lunghissimo, tradotto vuol dire "La principessa Biancaneve dai capelli rossi", viene subito da pensare che con la tradizionale frase "Capelli neri come l'ebano, pelle bianca come la neve e labbra rosse come il sangue" ci sia stato un errore di invio messaggio.

A parte questo, il primo capitolo è un chiaro retelling della favola: la mela, l'avvelenamento, vanità e specchio con alcuni cambiamenti che mi hanno fatto dire "Ma si, leggiamolo".


Non mentirò, capirei se qualcuno mi dicesse di essere caduto nella trappola, perché è quello che è successo a me. I primi capitoli sono abbastanza carini e intriganti, il retelling viene abbandonato fin da subito e i due piccioncini, Shirayuki e il principe Zen, si dichiarano dopo pochissimo.

Ma è proprio questo il punto. Ci sono solo capitoli intriganti che spariscono a poco a poco, nemmeno un arc e la storia non sa dove vuole andare a parare (se mi rispondete l'arc sulla Olis Mari sappiate che barate).
L'unico dramma che porta un po' di movimento: lui è un principe, lei se non è del ceto medio probabilmente è di quello bassissimo e non possono stare insieme come niente fosse. Come risolvere? 
Un po' mi ricorda le ragazze che son fidanzate con il capo, quelle che devono sudare sette camicie per dimostrare qualcosa ed è l'unico motivo per cui ho cominciato a simpatizzare per lei.


Se fosse questo il messaggio di tutta la storia mi andrebbe bene, in fin dei conti Zen, il piccioncino n° 2, non è il primo principe che ha dell'interesse per lei. Andiamo, se lei avesse avuto come unico scopo il denaro, questa storia non sarebbe mai iniziata.
Allora cosa c'è che non va? C'è che non mi puoi descrivere un'eroina cazzutissima che riesce a fare un gas paralizzante con una lampada e due fiorellini e dirmi che da una situazione orribile non ne può uscire se non interviene il principe per salvarla. Ogni volta che sono nei guai lei si fa in quattro mentre a lui basta esistere e dire "Sono il principe". E che cavolo.


Inoltre, credo di voler citare qualcuno, non importa chi, per avermi fatto credere che La Storia stesse per cominciare. Hanno iniziato a parlare del Nord in maniera tale che Winterfell avrebbe potuto far capolino tra le tavole da un momento all'altro e non mi sarei stupita. L'equivalente della famiglia Stark è in ribellione e non c'è ansia, di più.
Giuro, avrei potuto gettare Ditocorto in mezzo alla mischia e avrebbe avuto il trono che tanto anela, tanto son deficienti: continuavo ad avere dei personaggi circondati da un'aura promettente e ad avere fuffa.

Ah, i problemi del non saper gestire un arco narrativo.

Ho preso l'anime e l'ho fatto vedere a mia sorella, che le cose zuccherose le ama alla follia: mi ha risposto di aver interrotto la visione perché "è troppo imbarazzante".

lunedì 2 ottobre 2017

RUBRICA | Pictures from the world #3


Adrian Shine è il presidente del Loch Ness Project, un sito di riferimento per informazioni scientifiche riguardanti le ricerche su Loch Ness e il suo famoso mostro.

RECENSIONE | Under the whispering door

Si, sono sparita, di nuovo. Dovevo studiare/lavorare/fare cose e il blog è stato messo da parte per organizzare tutto il resto. Sono sopravv...