lunedì 2 novembre 2015

RECENSIONE | L'ombra del vento

Titolo: L'ombra del vento
Titolo originale: La Sombra del viento
Autore: Carlos Ruiz Zafón
Casa editrice: Mondadori
Anno di pubblicazione: 2001
Prezzo: 13 euro

Trama:
Una mattina del 1945 il proprietario di un modesto negozio di libri usati conduce il figlio undicenne, Daniel, nel cuore della città vecchia di Barcellona al Cimitero dei Libri Dimenticati, un luogo in cui migliaia di libri di cui il tempo ha cancellato il ricordo, vengono sottratti all'oblio. Qui Daniel entra in possesso del libro "maledetto" che cambierà il corso della sua vita, introducendolo in un labirinto di intrighi legati alla figura del suo autore e da tempo sepolti nell'anima oscura della città. Un romanzo in cui i bagliori di un passato inquietante si riverberano sul presente del giovane protagonista, in una Barcellona dalla duplice identità: quella ricca ed elegante degli ultimi splendori del Modernismo e quella cupa del dopoguerra.

Recensione:
Avevo già letto Marina e Il palazzo della mezzanotte dello stesso autore e avevo perso la fiducia in lui in quanto il genere sembrava essere lo stesso. Attenzione, non il genere
letterario, ma lo schema narrativo, quindi non mi aspettavo di riprendere in mano un suo romanzo tanto presto, anzi, non in questo decennio, quindi Carlos, parliamoci chiaro, devi ringraziare la Lotto Reading Challenge.
Chi si immaginava che mi sarebbe piaciuto? 
Ho ritrovato a grandi linee lo stesso schema narrativo ma stavolta meglio sviluppato. Finalmente il mistero è racchiuso dentro una scatola dentro un'altra scatola e quando pensi di aver raggiunto il culmine della narrazione non è ancora finita. Finalmente ho conosciuto lo Zafón di cui tutti erano entusiasti e che tutti amavano.
I personaggi non sono degli stereotipi che posso ritrovare in un'altra opera dell'autore sotto un altro nome, finalmente!! Sono vivi e respirano attraverso la carta, sorridono, piangono e ti fanno l'occhiolino (Ciao Fermin). 
L'unica pecca è Daniel, la sua linea narrativa è stata quella che mi ha entusiasmato di meno, anzi, l'ho trovato noioso, mentre mano a mano che i misteri del passato venivano svelati e con loro i relativi personaggi, mi emozionavo sempre di più. Qualsiasi
supposizione io facessi non poteva eguagliare il mistero che si celava tra le pagine.
La cosa che più ho amato però è stato l'amore per i libri e la lettura che trabocca ovunque, più che una storia di mistero, è una dichiarazione d'amore alla parola scritta. Sentire l'amore di un'altra persona per i libri attraverso le pagine è stata una sensazione indescrivibile. Attraverso le sue parole mi sono ritrovata bambina con in mano il primo libro che io abbia mai letto,  Zafón è stato la maddeleine che in un attimo mi ha riportato indietro alle sensazioni di allora ed è stato come ricominciare a leggere una seconda volta.

Si Carlos, penso di poterti perdonare gli obbrobri che hai scritto in seguito, ma vedi di correggere il tiro in futuro.



Pro: adbelrkgnper (per chi non conoscesse il fangirlese: "Questa è la perfezione!)

Contro: Ci si può lamentare di un inizio piuttosto lento. Alle volte. Baggianate secondo me.


Rating:



Giudizio:



10 commenti:

  1. Sono davvero felice che tu abbia avuto l'opportunità di poter cambiare idea su questo autore e leggere uno dei suoi libri più belli! Anche Il Gioco dell'angelo per me è al livello di questo romanzo, abbiamo sempre a che fare col mistero e coi libri, non potrà che piacerti!!

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    1. Lo spero per lui, ho ancora paura di leggere qualcosa di suo nel caso rimanessi delusa nuovamente. In quel caso non c'è pro che tenga, gli manderò una luuuuuunghissima lettera di protesta, tanto che si chiederanno se è una bomba o una strillettera.

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  2. Sono contenta che ti sia piaciuto Zafon! Secondo me è un ottimo scrittore. Come ha detto Alenixedda, Il gioco dell'angelo è sullo stesso livello di questo ed è molto bello. Gli altri libri che ha scritto erano in realtà racconti per ragazzi e quindi di un livello un po' inferiore.. Marina era il mio preferito però concordo con te, alla fine si assomigliano un po' tutti.

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    1. Credo che nelle note iniziali di Marina lui avesse scritto qualcosa a proposito del fatto che Marina fosse il suo romanzo "adolescente" e che tutti gli altri libri precedenti fossero più per bambini e ragazzi e che quelli successivi fossero per più per un pubblico adulto. Non mi resta che cercare l'ordine cronologico.

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  3. Stupendo, semplicemente uno dei miei libri preferiti :D
    Ormai lo consiglio a tutti come lettura!

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    1. Se dovessi consigliarlo lo farei senz'altro, se dovessi consigliare l'autore direi "vacci coi piedi di piombo".
      Ha il suo fascino però, perché mentre stai leggendo non riesci a fare bene i collegamenti, riesce a prenderti tantissimo.

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  4. Ciao!!! Leggere la tua recensione è stato illuminante, perchè io ho letto Marina e proprio non mi è piaciuto, ma per niente e ho giurato di non leggere più nulla, pensando che non facesse per me. Invece leggere che tu hai provato le mie stesse emozioni mi ha rassicurata e visto che me lo hanno regalato, lo leggo!!!!! Baci

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    1. Sono contenta che tu possa dare una seconda possibilità al libro! Di tutti i suoi libri questo è il più bello finora. Marina è stato il primo in assoluto con cui ho avuto il piacere di fare la conoscenza e non mi era dispiaciuto, solo che una buona/grossa parte dello schema narrativo l'ho ritrovato nel "Il palazzo della mezzanotte". Non sai che rabbia!

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  5. Complimenti per la recensione! :)
    Zafon come autore non fa per me, adoro il suo stile, mi piace davvero tantissimo,ma le sue storie proprio non fanno per me,ma questo è stato il primo libro che ho letto di suo, e l'ho adorato! I problemi sono arrivati dopo, ma questo mi era piaciuto tantissimo e sono contenta che sia piaciuto anche a te :)

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    1. Grazie ^-^
      Hai ragione, il suo stile è davvero affascinante e non riesci a renderti conto che stai finendo nella sua trappola finché non sei quasi alla fine. Però questo libro è meraviglioso.

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