Titolo: Il diavolo veste la 40
Titolo originale: Thin is the new happy
Casa editrice: DeAgostini
Anno di pubblicazione: 2009
Prezzo: 1,99 euro
Trama:
La felicità nel nuovo millennio? Avere un fisico perfetto, a costo di
ingaggiare con noi stessi una guerra mortificante per il corpo e per il
morale... senza parlare del gusto. E avere una madre maniaca della forma
fisica, tanto da mettere a dieta la figlia di soli undici anni, certo
non aiuta a liberarsi di quest'ossessione. Da allora la vita è stata una
continua altalena di umori e taglie per Valerle Frankel, perennemente
in bilico tra il desiderio di apparire perfetta, con sacrifici
indicibili, e la voglia di accettarsi per quella che è,
infischiandosene
dei commenti di colleghi e conoscenti. Finché, dopo trent'anni di
tormenti, ormai mamma e moglie felice, all'improvviso Valerie comprende
che la lotta con il proprio corpo è in realtà una lotta con una parte
molto profonda di sé. Lavora per liberarsi delle vecchie ossessioni e
impara finalmente a piacersi, riscoprendo anche qualche gioia perduta,
come il gusto del burro naturale o il sapore dolce di una piccola
rivincita su chi per anni l'aveva chiamata "cicciona". Con la stessa
vivacità e prontezza di spirito con cui ha affrontato le proprie
insicurezze, Valerie ci racconta il suo percorso, con il sorriso, ma
anche con acume critico nei confronti di un canone sociale tanto
condizionante quanto privo di senso.
Recensione:
Ho comprato questo libro per caso, senza aspettarmi chissà quale cosa. E invece è stata una rivelazione!
E' il primo libro autobiografico dell'autrice e ogni lettrice si può identificare in lei in almeno un capitolo.
L'autrice parla del suo rapporto con la sua immagine allo specchio, del suo corpo che ingrassa e dimagrisce nel tempo e di quanto questo a volte la renda felice (ciccia in meno) oppure frustrata e triste (ciccia in più).
insomma, già dalle premesse, chiunque sia stato ossessionato dalle diete almeno quanto me si potrà rendere conto che questo libro ha qualcosa di assolutamente geniale e divertente. L'idea dell'autrice è fare una dieta senza dieta, non elimina i grassi ma i soli pensieri negativi per poter star bene con se stessa
Il suo percorso interiore parte dagli assilli genitoriali che riceveva sulla sua linea, al tormento dei compagni che la prendevano in giro perché "grassa" e "perdente", fino alla sua voce interiore che oramai critica ogni centimetro del suo corpo, a cosa significava per lei perdere peso, in poche parole, ciò che significa per lei l'immagine esteriore magra o grassa.
Tutto comincia con una mamma grassofobica che la mette a dieta piccolissima, dopo aver perso i chili di troppo, arriva la "rivelazione": magro è bello. Così comincia l'ingresso in un circolo vizioso, dieta, periodo di ricaduta, dieta, ricaduta... all'infinito.
Cosa vuol dire essere magri al liceo, popolarità; essere magri in famiglia, apprezzamento; essere magri in una redazione di un giornale femminile... abbiamo visto tutte (Tu! Si, tu! Non l'hai ancora visto, vai e rimedia) "Il diavolo veste Prada", quindi potete immaginarvi tranquillamente una redattrice fuori forma lì dentro: un autentico pesce fuor d'acqua. Fino a quando arriva il fatidico punto di rottura che l'ha portata al drastico cambiamento.. che non vi dirò per non rovinarmi la sorpresa. Vi dirò solo che alla fine ha capito cos'è importante.
Comincia così un percorso inverso, fatto soprattutto da una messa al bando di tutte le diete per prendere il peso ideale, ma non solo, è l'immagine nello specchio, la Stronza nascosta nella testa che non devono dare tristezza e Valerie comincia a cercare un modo per guardarsi allo specchio senza problemi. A differenza di tutte le diete precedenti la cui durata e relativi effetti avevano avuto un inizio e una fine, questa nuova dieta non deve avere fine, ma cosa è necessario perchè gli effetti siano duraturi? Palestra, certamente, ma l'autrice è stata in grado di inserire il suo ingrediente segreto per la dieta senza dieta che ha rivoluzionato la sua vita e che in fin dei conti potrebbe rivoluzionare anche la nostra. Piacerci. Ragionevolezza. Senza accanirsi costantemente contro l'ago della bilancia.
Consiglio a tutte voi questo libro, prima ancora delle feste, prima ancora del periodo della prova costume, perché non è quello il periodo in cui dovremmo pensare al nostro peso corporeo e chi come me fa un sano allenamento in palestra sa che non sono sufficienti tre mesi di diete asfissianti per raggiungere il peso ideale.Ci vuole un pizzico di rispetto verso di noi affinché il nostro corpo ci possa ripagare.
Dato che questa recensione è stata fin troppo seria, ora vi lascio con questo Dylan tenero e allegro che vi manda tanti bacini!!
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