sabato 12 marzo 2016

RECENSIONE | I garbati maneggi delle signorine Devoto


Uff, finalmente riesco a finire di recensire questo libro per la challenge. L'esperimento di pubblicare due post a settimana sta cominciando, voi che ne pensate? Sia come blogger che come lettrici, cosa ne pensate? Lo trovate un buon compromesso o vi mancano i miei post?
Nel frattempo sto organizzando i post per la Treasure Hunt e per la rubrica I'm a book, pic me! Sono contenta che vi fosse piaciuta, ma ancora di più per alcune pieghe che ha preso la situazione.
Vi lascio alla recensione e se anche voi avete preso parte alla sfida di lettura, fatemi sapere la vostra opinione in proposito.




Titolo: I garbati maneggi delle signorine Devoto
Autore: Renzo Bistolfi
Casa editrice: Tea
Anno: 2015
Prezzo: 14 euro

Trama:
Nella Via Privata Vassallo, a Sestri Ponente, il tempo trascorre lento, le tradizioni si rispettano e il clamore del mondo arriva attutito. Regine di questo regno, chiunque vi abiti lo sa, sono le signorine Devoto: Santa, Mariannin e Siria, uguali eppur diverse, e convinte che il genere umano si divida in due: le persone per bene, rispettabili, cristiane e all'antica, e quelle poco raccomandabili, cioè tutte le altre. Miti e riservate, saranno proprio loro, tuttavia, a scendere in campo per prime e con insospettabile decisione quando la tranquillità e il buon nome del loro mondo verranno minacciati. Qualcuno infatti ha messo gli occhi sulle belle proprietà della Via Privata Vassallo, qualcuno pronto anche al crimine pur di ottenere ciò che vuole. Il romanzo di Renzo Bistolfi è una fotografia degli anni Cinquanta, velata di amabile nostalgia per un luogo e un tempo ormai scomparsi, e per una piccola folla di personaggi di straordinaria umanità.



Recensione: L'autore ha ben chiare nella mente alcune fotografie che sfoglia e passa al lettore con affetto, ingiallite ma ben impresse nella memoria, abbastanza nitide da poter mostrare alcuni dettagli del quartiere in cui si svolge la storia e i vari intrighi.
La descrizione del condominio in cui vivono le signorine Devoto e del loro "piccolo regno" è davvero curata nei dettagli, tanto che per un attimo mi ci sono ritrovata anch'io: attraversavo la strada per andare nelle varie botteghe e mi fermavo in farmacia a sbirciare tra gli scaffali, mi guardavo attorno incuriosita in casa delle Devoto, soprattutto mentre Elvira cucinava loro il pranzo. Non sono mai stata a Genova, ma questa gita della città durante gli anni Cinquanta non mi ha fatto perdere niente.
Le retrospezioni fatte per la maggior parte dei personaggi sono state illuminanti e per nulla inserite a caso, davano uno scorcio sul passato per la piena comprensione di chi si presentavano sulla scena. Sono quasi convinta che la battuta secondo la quale le nonnine che informano i telegiornali delle varie notizie riguardi proprio le signorine Devoto, in particolar modo Siria.
La storia prosegue adagio, nascondendo i vari dettagli in mezzo ad un mucchio di altre minuzie, sviando il lettore e confondendolo, tanto da non veder arrivare i colpi di scena finali. 
C'è un errore da principianti che tutti gli scrittori emergenti non dovrebbero commettere: caratterizzare solo i protagonisti e i malfattori di turno, ma questo romanzo, che mette al centro la quotidianità dei piccoli centri e l'indiscutibile verità che tutti conoscono tutti, non delude e sorprende, non dando niente per scontato.
Unica pecca? Lo stile.
Se per "La piuma" valeva la frase "se non fosse per la challenge non l'avrei letto in tempi brevi", per questo libro invece vale "se non fosse per la challenge non l'avrei finito e basta".
Per un romanzo che si intitola "I garbati maneggi delle signorine Devoto" mi aspettavo di certo uno stile più articolato, non asciutto come invece si è presentato.
Alcune volte si perdeva nella descrizione delle scelte alimentari delle signorine, trascurando il resto della giornata, sulla quale avrebbe potuto aggiungere del pepe che non sarebbe dispiaciuto di certo alle tre signorine, altre volte dava una descrizione sintetica dei fatti, lasciandomi con la bocca asciutta.
C'è del potenziale, è come una sorta di gemma grezza che deve essere lavorata bene, perché se c'è una cosa di cui sono certa è che le signorine Devoto hanno abbastanza carattere da avere una serie tutta loro. Signor autore, prendi il barattolo del pepe, mangiane un po' (o mettine un po' sulla penna, fa lo stesso) e fai la tua magia.
Ultima nota a favore: la grammatica esiste ed è ben usata.

Pro: Appartiene ad una categoria tutta sua.

Contro: Autore emergente ma non troppo.


Giudizio



Rating



2 commenti:

  1. Il libro, ahimè, non mi ispira, però ho apprezzato la tua recensione schietta ed esaustiva!

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  2. Mi spiace che lo stile non ti abbia convinto! Anche se non è esattamente il mio genere non sembra malaccio. Per ora ci mediterò su!

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