venerdì 27 febbraio 2015

RECENSIONE | Galeotto fu il libro e Bianca che lo scrisse

Titolo: Albion
Autore: Bianca Marconero
Casa editrice: Limited Edition Books
Anno di pubblicazione: 2013
Prezzo: 14,90 euro



Trama
Cresciuto senza madre, e dopo aver perduto il fratello maggiore – morto in circostanze misteriose –, nel giorno del funerale dell’amatissimo nonno, Marco Cinquedraghi riceve la notizia che gli cambierà la vita: deve lasciare Roma e partire per la Svizzera. È infatti giunto il momento di iscriversi all’Albion College, la scuola in cui, da sempre, si diplomano i membri della sua famiglia.
Ma il blasonato collegio riserva molte sorprese. Tra duelli di spade e lezioni di filologia romanza, mistici poteri che riaffiorano e verità sepolte dal tempo che riemergono, Marco scoprirà il valore dell’amicizia e capirà che l’amore, quello vero, non si ottiene senza sacrificio.
Nelle trame ordite dal più grande dei maghi e nell’eco di un amore indimenticabile si ridestano legami immortali, scritti nel sangue. Fino all’epilogo, tra le mura di un’antica abbazia, dove Marco conoscerà la strada che le stelle hanno in serbo per lui.
Il destino di un re il cui nome è leggenda.


Recensione
Quanto tempo è passato da quando ho letto per la prima volta Albion. Le successive contano? Era da un po' che non leggevo libri che mi emozionavano così tanto da volerli rileggere. Ancora. Di nuovo. Un'altra volta.
In genere  aspetto un po' prima di recensire un libro altrimenti le mie opinioni sono troppo negative o troppo positive, con Albion questo non è successo, sono ancora qui piena di entusiasmo.



Si, avete capito, questa saga è il mio nuovo mood. Alcune parti sono scritte in maniera semplice, altre no, ma questa storia rasenta la perfezione in tutta la narrazione. Sarà grazie al protagonista, Marco, in bilico tra essere uno stronzo ed essere una brava persona e questo è una cosa che mi ha colpito tanto durante la lettura.  Ogni volta che leggevo di lui e mi veniva di prendere a  schiaffi qualcuno pensavo a tutte le opportunità di fare la cosa giusta che lui spreca, ma in fondo in fondo, è Marco a farci arrabbiare o il fatto che ci specchiamo in lui e vediamo le stesse occasioni sprecate che ci fanno venire voglia di lanciare scrivanie?




L'altro personaggio chiave del libro, Deacon, invece è una persona come tante che si ritrova all'Albion e che deve in qualche modo sopravvivere.


Fuori di lì avrebbe affrontato quell'arrogante a quattr'occhi e gli avrebbe detto il fatto suo.


E' il personaggio in cui mi sono immedesimata di più, tutti noi ci ritroviamo in una qualche situazione spinosa da cui dobbiamo uscire in qualche modo,che servano abilità da ninja o soltanto un'ottima propensione per la matematica.


Nonostante sia un fantasy l'elemento magico è latente per tutta la durata della narrazione, rare eccezioni a parte, per cui possiamo conoscere i protagonisti e studiarli, immedesimarci in loro a volte. Oltre alla storia sovrannaturale mi è sembrato di leggere i percorsi che i vari personaggi cercano di tracciare per loro e quelli che percorreranno fuori dal sovrannaturale. Non c'è riferimento ad Hogwarts o Camelot che tenga, questa serie ha un fascino tutto suo che ti incuriosisce e ti spinge ad andare avanti 

Si è capito quanto io stia fangirlando? Comunque, fate i bravi, leggete e diffondete Albion. ^-^ 


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1 commento:

  1. Ma guarda cosa mi ero persa! grazie infinite (moltiplicato per infinito) per aver trovato il tempo per me. non sai quanto mi hai appena reso felice!

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