Per la serie: proviamo ad avere una rubrica normale, in un blog normale e con una programmazione normale... Scherzo, quando mai ci riesco.
These violents delights ce l'avevo nel kindle, non so nemmeno io perché. Più o meno come la metà dei titoli che possiedo in ebook (tranne Holly Bourne, Holly Bourne è magica).
Ancora non sapevo in cosa mi sttavo imbattendo, ma ho letto veramente di tutto quindi, davvero, perché non dargli una chance?
The year is 1926, and Shanghai hums to the tune of debauchery. A blood feud between two gangs runs the streets red, leaving the city in chaos.
Juliette Cai is the proud heir of the Scarlet Gang - a network of criminals far above the law.
Roma Montagov is the prodigal son of her greatest rivals, the White Flowers, who have fought the Scarlets for generations. He is also Juliette's first love . . . and first betrayal.
When a deadly madness strikes gangsters on both sides, the people start to whisper. Of a contagion, and a monster in the shadows. And as the deaths stack up, Juliette and Roma must set their guns - and grudges - aside and work together.
For if they can't stop this mayhem, there will be no city left to rule.
Juliette Cai is the proud heir of the Scarlet Gang - a network of criminals far above the law.
Roma Montagov is the prodigal son of her greatest rivals, the White Flowers, who have fought the Scarlets for generations. He is also Juliette's first love . . . and first betrayal.
When a deadly madness strikes gangsters on both sides, the people start to whisper. Of a contagion, and a monster in the shadows. And as the deaths stack up, Juliette and Roma must set their guns - and grudges - aside and work together.
For if they can't stop this mayhem, there will be no city left to rule.
Però questa non è Verona, questa è Shangai. Queste non sono due famiglie di nobili, ma due fazioni di gangster emigrate qui, chi dalla Cina, chi dalla Russia e in ballo c'è il dominio sulla città, minacciato dalla presenza sempre più pressante degli stranieri.
I riferimenti all'opera originale si sprecano, ma ce n'è uno che mi è rimasto impresso, forse perché l'esame di letteratura inglese aveva una parte su Shakespeare piuttosto importante.
La scena iniziale originale è vista da molti critici come una sorta di introduzione all'opera: l'odio tra le due casate è tale che è coinvolta tutta la città, al punto che i servi che litigano tra loro sono un simbolo di questo conflitto dilagante.
Ecco però il colpo di scena: non c'è soltanto odio, c'è anche il soprannaturale che si intreccia ai fatti universalmente noti... altrimenti questo sarebbe stato l'ennesimo retelling.
I personaggi ci sono tutti: Juliette, Roma, Marschall, Benedikt...
Sono quelli che sono nati dalla penna del famoso autore inglese, soltanto che ad un certo punto si sono trasferiti a Shangai. E Juliette e Roma sono ex, con Juliette che vuole vendicarsi dopo la fine della loro relazione...
Gli altri personaggi, come Kate o Alisa, sono una novità, ma ho l'impressione siano un rimando ad altre opere shakesperiane, ad esempio "Come vi piace".
La mia sensazione è che la storia si concluderà come ben sappiamo, ma avremo una mescolanza con elementi provenineti dalle altre opere. Non ho idea se sia una buona idea o meno: finora la scrittrice ha saputo usare la cosa a suo vantaggio, ma se non andasse a parare da nessuna parte?
Per il resto il ritmo narrativo è incalzante. Passi forse i primi capitoli a capire l'ambientazione e i personaggi, per poi ritrovarti immediamente dopo nel bel mezzo del caos.
Siamo una città che è vicina ad una tregua tra due storiche gang rivali, soprattutto grazie alla presenza europea che potrebbe sostituirli da un momento all'altro.
Quella che sembra una semplice epidemia cambia le carte in tavola, ecco qui il caos e i precari equilibri rovesciati.
Il senso di urgenza, presente pagina dopo pagina, lascia spazio ai personaggi e alle loro emozioni.
Confesso che temevo proprio una cosa del genere, l'azione che non lascia spazio a nient'altro (looking at you, Maze Runner), la frenesia di continuare a leggere senza prendere fiato.
Invece no. C'è un senso di urgenza, perché tutto sta per crollare, ma ogni tanto c'è un attimo di respiro, grazie al quale conosciamo i personaggi intimamente e il mondo che li circonda.
Insomma, aspetto un momento di calma per prendere il sequel, incrociando le dita, sperando per una volta nel lieto fine.
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