Questo è un film che all'uscita ha incantato tutti e visto l'enorme hype, non ho potuto che metterlo nella lista "Da vedere" e lasciarlo lì, un po' come Zerocalcare con la seconda stagione di Sense8.
Le prime scene sono iconiche e presentano una scelta molto ragionata: la saga con Tom Holland era uscita solo l'anno prima e i primi 10 minuti di riassunto sono un'occhiolino al pubblico più adulto, quello che conosce già la storia di Spiderman, probabilmente ha visto tutte e tre le saghe e non vuole vedere la parte "ragazzo morso da ragno radioattivo" di nuovo.
In qualche modo cerca di abbracciare un pubblico molto ampio: sia il nuovo fan, il bambino che è lì perché gli piacciono i cartoni, sia il vecchio fan e quello che è in sala perché è follemente innamorato del personaggio e probabilmente colleziona vecchi numeri.
Chi non conosce la storia di Spiderman? Qui Peter è già adulto, è già Spiderman, l'unico e inimitabile. Forse.
Ecco che qui entra in scena Miles Morales, normalissimo ragazzo, a mettere in dubbio questo dogma che tutti conosciamo.
Un altro Spiderman entra in scena, fa in tempo a scoprire i suoi nuovi poteri e ad incontrare il suo idolo, che succede l'impensabile.
Poi l'impensabile succede di nuovo, perché vediamo doppio, triplo, ossia spuntano tutti gli altri Spiderman degli altri universi paralleli.
I personaggi sono all'apparenza quello che ci aspettiamo da Spiderman: Gwen, Peter, zia May... o forse no?
Il Peter dell'universo accanto ha smesso di credere in sé stesso e la tuta non gli entra più, Gwen porta addosso il peso della maschera e della morte delle personi importanti per lei, zia May è zia May. Invece tutti gli altri...
Ho un'immensa voglia di leggere tutti gli arc, da Spider Gwen a Peni Parker, non so come spiegarlo altrimenti.
Lo stile è forse la cosa più unica di questo fumetto: Non è un semplice film animato, è un omaggio ai film e ai fumetti e lo stile, dai colori alle onomatopee, è un unicum nel suo genere.
Abbiamo di fronte un fumetto e un film allo stesso tempo, o forse un qualcosa che è tutte e due le cose allo stesso tempo.
Rivedere Into the Spiderverse dopo le ultime uscite della Marvel (in particolare No Way Home) è una camminata verso memory lane.
Non sono necessariamente presenti tutti i personaggi dell'universo di Spiderman (o i loro alter ego degli universi paralleli), ma nonostante questo sono spettacolari e catturano l'attenzione.
Into the Spiderverse è più di un film, è una lettera d'amore all'eroe, all'uomo dietro la maschera.
Se ci fosse un modo migliore per dire "Ti voglio bene Spiderman", probabilmente non ne siamo ancora a conoscenza.
Ho visto questo film al cinema e me ne sono innamorata. Non fosse per l'affetto che nutro per la trilogia di Raimi, lo considererei il miglior film su Spider-Man uscito finora ☺️
RispondiEliminaHo tanto amore per questo film, quando è uscito temevo che l'hype nascondesse una cavolata come spesso accade e invece ho finito per piangere <3
EliminaE Raimi non si tocca, ci sono cresciuta anch'io con lui!