Titolo: Abbaiare stanca
Titolo originale: Cabot-Caboche
Autore: Daniel Pennac
Casa editrice: Salani
Anno di pubblicazione: 2007
Prezzo: 11 euro
Trama:
"Non sono uno specialista di cani. Solo un amico. Un po' cane anch'io, può darsi. Sono nato nello stesso giorno del mio primo cane. Poi siamo cresciuti insieme. Ma lui è invecchiato prima di me. A undici anni era un vecchietto pieno di reumatismi e di esperienza. Morì. Io piansi. Molto". Ecco cosa dice Daniel Pennac, l'innamorato dei cani. Quando avremo letto la storia del Cane, sapremo non solo tutto sul suo mondo. ma impareremo anche molto su quello degli uomini: come appariamo agli occhi del cane. quanto dobbiamo venir ammaestrati. Da uno scrittore cult, un inno all'amicizia tra uomo e cane, una storia sull'amore, la paura e la voglia di libertà.
Recensione:"Il Cane" è il nome del cane protagonista e racconta la sua vita da cane(i), di cose che per un Fido sono assolutamente normali o terrificanti, senza dimenticarsi di guardare con occhio critico gli umani. Il Cane li critica negli aspetti più impensati, veri e in maniera cinica, cosa che si può permettere perché tanto lui è un cane.
Gli animali sembrano avere delle priorità diverse dalle nostre, soprattutto perché mettono al primo posto gli affetti per le persona che amano davvero. Segue poi il cibo.
venerdì 27 novembre 2015
giovedì 26 novembre 2015
Doctor Who Tag
Signori, vorrei fare presente che qui ho raggiunto un record. Un tag salvato da meno di due mesi è stato completato- Un momento per favore, ce l'ho fatta.
Detto questo, il tag non ha bisogno di presentazioni o introduzioni, divertitevi!
Ringrazio Gaiman in the Tardis perché ho trovato il tag sul suo blog e mi sono divertita un mondo a farlo.
Detto questo, il tag non ha bisogno di presentazioni o introduzioni, divertitevi!
Ringrazio Gaiman in the Tardis perché ho trovato il tag sul suo blog e mi sono divertita un mondo a farlo.
La serie classica
un classico che rientra nella letteratura YA
Aaargh. Un classico che dovrebbe essere uno YA potrebbe essere Jane Eyre, in barba a tutte queste stupide persone che mi circondano che amano Cinquanta sfumature. Insomma, lei rispetta sé stessa. In Orgoglio e pregiudizio c'è anche questo sentimento. Insomma, gli YA dovrebbero ricordarsi che svalutarsi non è mai una buona opzione.
Il nono dottore
un libro che è realmente sottovalutato
Fableheaven! Si tratta di una saga, ma poco importa, è una di quelle poche saghe in cui hanno fatto una copertina fantastica anche in Italia e la trama è semplicemente meravigliosa. All'inizio non mi piaceva granché perché avevo preso il secondo volume senza aver preso il primo e ho voluto leggerlo lo stesso una volta capito l'errore, ma a parte alcuni dettagli, lo si può leggere senza problemi.
Il decimo dottore
un libro o una serie a cui è stato difficile dire addio
Vediamo... Harry Potter sarà sempre legato a me in un modo o nell'altro, quindi è praticamente inutile che io lo nomini è come se non fosse finito per davvero, ma la serie a cui è stato più difficile dire addio è stata Shadowhunter. La Clare continuerà, ma non ci saranno più gli stessi protagonisti, non ci sarà più un certo cattivo di nostra conoscenza che farà qualcosa ai nostri poveri protagonisti. Ci saranno ancora, ma non sarà lo stesso.
L'undicesimo dottore
un libro che ti ha fatto sorridere
Un libro che mi ha sempre fatta sorridere è L'albero di Halloween di Ray Bradbury. Per quanto l'argomento trattato sia la morte e Halloween, tutto questo viene narrato attraverso gli occhi dei bambini che considerano tutto questo soltanto un gioco. Non ho un distorto senso dell'umorismo, lo giuro.
Rose and Ten
una ship che non è mai salpata
Qui mi serve una gif
Angeli piangenti
un libro che hai finito in un battito di ciglia
Aristotle and Dante. In genere mi serve del tempo per leggere un libro in inglese, a questo capolavoro sono bastati due giorni.
Dalek
un libro che vuoi sterminare
In questo momento c'è Leggende popolari irlandesi di Henry Glassie. Possibile che quando le edizioni italiane curano la copertina non riescono a curare il resto? Sembra sia stato tradotto con Google translate! Per fortuna si tratta di un prestito della biblioteca e non ho dovuto "sprecare" i soldi dell'acquisto.
Bowties are cool
un libro o una serie che hai letto perché tutti ne stavano parlando
Parliamo delle elementari, perché al momento leggo questo tipo di saghe solo perché E. mi rompe le scatole con "Devi leggerlo, non puoi capire, è letteralmente perfetto. Mi ha spezzato il cuore, è così bello e meraviglioso, ho pianto per giorni. Non riuscivo a crederci e quando mi sono resa conto che non stavo sognando ho pianto di nuovo!", questo è più o meno il sunto di quello che mi dice per convincermi e alla quale io finisco sempre per cedere. In genere per svicolare dicevo cose del tipo: "Devo finire una versione di latino, mi fa già piangere lei", ma adesso una ben fornita TBR rende impossibile convincerci a vicenda. Alle elementari invece tutta la classe ha finito per avere la stessa edizione di Zanna Bianca che era uscita in edicola. In un certo senso, è stata la mia prima reading along!
Run you clever boy, and remember...
un libro con un bel plot twist che non ti aspettavi
We were liars. Questo libro ha letteralmente strappato il mio cuore dal petto senza neanche tanti complimenti. We were liars.
Raxacoricofallapatorius
un libro con un titolo difficile da pronunciare
Non ne conosco nessuno. Mi vergogno a dirlo, ma niente su cui i miei occhi hanno posato lo sguardo aveva un titolo strano.
Il T.A.R.D.I.S.
un libro che ti porta indietro nel tempo
Harry Potter. Sembra scontato, ma è la mia infanzia.
Companion
tagga gli amici
Non sono sicura di chi segua Doctor Who qui su blogger, ma spero di azzeccarci, male che vada si unirà altra gente al fandom!
Katerina di A Game of Tardis, Syannalin di The road to hell is paved with books e Annie di .
martedì 24 novembre 2015
Clara Oswald Appreciation Post
Salve Viandanti, oggi il Teaser Tuesday salta a causa di... mmm... troppi feelings.
Conoscete la mia mail, se qualcuno vuole venire a raggomitolarsi assieme a me, mi trova lì.
lunedì 23 novembre 2015
RUBRICA | I'm a book, pick me!
Salve Viandanti, eccomi qui a inaugurare una nuova rubrica, mensile questa volta.
L'idea mi è venuta quest'estate, ma ho aspettato l'autunno per inaugurarla causa impegni personali e il leggero mortorio estivo nella blogosfera. In questo appuntamento mensile vi proporrò il libro giusto per la persona giusta. Il primo tipo di persona che andrò a consigliare è...
Consiglia a una persona un libro con un "vissero per sempre felici e contenti".
Okay, freno e vi spiego meglio quello che ho in mente. L'idea (come il resto delle mie idee) è stata in lavorazione per un lungo periodo di tempo, così come ci vorrà sempre un bel po' di tempo per i titoli da presentarvi a seconda dell'argomento.
Ho scelto una bella gatta da pelare, lo so. La cosa più divertente in assoluto è che per me leggere è davvero un gran bel problema. Sembra strano detto da una che ha un blog letterario, ma i miei libri arrivano a casa come l'alcool nei bar durante il Proibizionismo.
Consiglia un libro, sembra facile, ma in questo caso non lo è perché questo progetto è molto specifico. Sceglierò dei libri seguendo un tema principale. All'inizio volevo consigliarne solo uno, ma i gusti cambiano a seconda delle persone ed ecco che ce n'è per tutti, basta solo leggere i vari profili e trovare il vostro. Può essere per coloro che non sanno cosa leggere in questo momento e trovano difficile scegliere un titolo oppure per chi ha fratelli/sorelle/genitori/cugini della parrucchiera e vuole farli passare al lato oscuro. Eh eh eh.
Per il lettore (principiante o ormai esperto) non ha importanza, l'amore per la lettura è universale e anche se non giudichiamo i non lettori, beh... Un tentativo di farli passare al suddetto lato oscuro, non fa male a nessuno. Tranne quando sventolate loro in faccia una copia cartacea o l'eReader, sttenti o rischierete di prenderli in un occhio.
Come dicevo, non c'è un solo argomento perché non esiste un solo tipo di lieto fine, così ecco una piccola lista di libri per ogni tipo di lieto fine.
Ovviamente tenete conto che questi suggerimenti sono del tutto personali e che potreste non trovarvi d'accordo.
Per chi vuole un "E vissero felici e contenti" nonostante sembra che tutto vada a rotoli.
Orgoglio e pregiudizio. Un classico, eppure la prima volta che l'ho letto non avrei mai detto che si trattasse di una storia d'amore, piuttosto di due che si detestano mentre la love story principale è sullo sfondo, proprio perché è trattata con una delicatezza unica. E perché sono cieca.
Perché consigliarlo? In questo libro tutto va a rotoli, c'è un po' di calma, sembrava che tutto vada di nuovo bene e poi di nuovo tutto a rotoli. Non c'è bisogno di agitarsi, andrà tutto bene. Gli eventi ti sorprenderanno.
Per chi vuole anche un pizzico di umorismo e risate assicurate
I love shopping. Questo libro è la risata. Becky mi ha lasciata senza parole e i facepalm non si sono risparmiati, ma in un momento in cui hai bisogno di farti due risate è davvero utilissimo.
Perché leggerlo? Lo so che ci sono un sacco di cose importanti nella vita reale, anche problemi veri (problemi veri e seri in cui vi siete messi da soli), ma non si può essere sempre seri, fatevela una risata.
Per chi vuole tenere il fiato sospeso durante la lettura
Qualcuno con cui correre. Correrete davvero durante la lettura. Le cose si metteranno davvero male e ogni volta che penserete che peggio di così proprio non può andare, ecco che andrete in iperventilazione o tratterrete il fiato troppo a lungo.
Perché leggerlo? Rischio di incorrere nello spoiler, ma se avete bisogno di un "va sempre peggio" e Orgoglio e pregiudizio proprio non vi va giù, questo libro di ambientazione più moderna andrà più che bene. Per i non amanti del romanticismo: tranquilli, ce n'è pochissimo.
Dato che questa è una rubrica mensile, ogni mese ci sarà un argomento diverso. Il mese prossimo il tema saranno libri che riguardano il Natale. Se vi va potete prendere spunto per fare un regalo.
martedì 17 novembre 2015
Teaser Tuesday #2
Teaser Tuesday è un'idea del blog Should be Reading è una rubrica che si tiene di martedì. Per parteciparvi basta seguire le seguenti regole.
- Prendi il libro che stai leggendo e aprilo ad una pagina a caso;
- Condividi un breve spezzone di quella pagina senza fare spoiler
- Scrivi il titolo e l'autore
Tristan aprì gli occhi: la luce del sole filtrava attraverso la siepe di rose canine, screziando l'erba d'oro e di verde. E che odore celestiale si sentiva!
Accanto a sé notò un contenitore di latta.
-Cibo da poveri- disse la voce. -Cibo da contadini, niente di più. Niente di tutto ciò a cui sono abituati i signori. Ma quelli come me lo sanno apprezzare un buon funco.-
Tristan batté le palpebre, allungò la mano e dalla scodella di latta prese un grosso fungo tra indice e pollici. Era caldo. Ne morsicò cautamente un pezzo e sentì il succo spandersi nella sua bocca. Era la cosa più buona che avesse mai mangiato e, dopo aver masticato e inghiottito il fungo, lo dichiarò senza mezzi termini.
Stardust, Neil Gaiman
sabato 14 novembre 2015
Je suis Paris
Perché un blog letterario dovrebbe fare questo post?
Perché se non lo facessi non sarebbe giusto. Non è giusto rimanere zitti o semplicemente dire mi dispiace dopo ieri sera.
Tutto questo non è giusto, non è giusto per le persone che stamattina si sono svegliate non sapendo ancora se i loro cari fossero tra le vittime, non è giusto per chi ha passato delle ore infernali ieri sera, non è giusto per chi è morto.
Non dirò molte parole perché ne sentirete tantissime in questi giorni, solo sono addolorata per quello che è successo, ma allo stesso tempo arrabbiata perché gli attentati di ieri sera e ancora prima quelli di Charlie Hebdo sono uno strumento della politica del terrore che vuole ridurre le persone a puntini insignificanti. Terrorizzare per distruggere, perché se la paura del nemico è nella tua testa lui, l'ISIS avrà già vinto.
Non abbiate paura, alzate la testa, altrimenti avrete già perso. La differenza la fate anche voi.
venerdì 13 novembre 2015
A BookDragon To Do List | #1 Tumbleweed
A BookDragon To Do List, nota anche come Le Cose che un Lettore Vorrebbe Fare Prima di Morire.
Cari Viandanti capitati qui per caso e vecchi affezionati lettori del blog,
per chi mi conosce o chi ha avuto bisogno di un'occhiata per rendersene conto, ci sono poche cose che mi colpiscono dritto al cuore e il Tumbleweed è stato una di quelle cose.
Oooooh, sono così emozionata! E' un secolo che non mi capita di aggiungere qualcosa di davvero emozionante da fare alla mia lista di cose da fare prima di morire.
Vediamo se indovinate. Tumbleweed è:
a) Un'altra di quelle parole rimodellate e significa Tumblrweird, i blog di Tumblr con le cose più pazze mai viste prima
b) Un nuovo tipo di erba. State attenti ai vostri gatti, ne vorranno più di voi.
c) Un nuovo yoga per rendervi più elastici e flessibili di quanto gli altri promettono.
d) Un nuovo tipo di yogurt, perché voi siete sempre affamati e non viene un angelo di notte a portare via la bua dal vostro intestino.
Naaaa, per niente, ed è questa la cosa più bella.
Prendete uno zaino, ricordatevi di metterci dentro spazzolino e carta igienica, anche una piccola dose di alcool e seguitemi.... A Parigi.
Londra e Parigi sono le mie due città preferite, ma Parigi ha deciso di diventare ancora più magica ai miei occhi. Questo posto, che per intero si chiama Tumbleweed Hotel, Shakespeare e Company è una libreria fantastica!
*sguardo scettico dei lettori*
*sguardo carico d'emozione mio*
*I lettori leggono di nuovo il nome del posto*
Siiiii! Si tratta proprio di una libreria in cui si può dormire!
*seguono suoni non meglio identificabili e danza della gioia*
Il mondo è ancora un posto meraviglioso che ti riserva ancora delle sorprese senza precedenti.
Puoi dormire lì per giorni o settimane, ma un ragazzo ci è rimasto per ANNI. Capito? ANNI. Non riesco a credere all'esistenza di questo posto, è davvero incredibile! E la cosa ancora più pazzesca è che esiste da circa cinquant'anni. O almeno, sono cinquant'anni circa che la libreria si è organizzata in questo modo.
Dov'ero negli ultimi cinquant'anni? Ah, già, io posso vantarmi di aver visto solo gli ultimi venti.
Non si paga un vero e proprio affitto, né si può prenotare un posto letto, semplicemente si va, si parla con il/la proprietario/a, si compilano dei moduli e si svolgono alcune attività per la libreria durante la giornata. Tu ti prendi cura di questo posto e lui si prende cura di te.
Per chi sta leggendo e storcendo il naso allo stesso tempo, sappiate che la vista è direttamente su Notre Dame. Esattamente, la vista è direttamente sulla SIGNORA di tutta Parigi.
E c'è il bagno. Tié.
Per chi volesse leggere un pieno resoconto (in inglese) di quest'esperienza, ecco a voi il link del blog di un ragazzo che ha dormito qui. Ha scattato tantissime foto, per chi magari non se la cave benissimo con l'inglese. In questo modo avrete un'idea "fotografica" di come funziona.
Insomma, dopo tutto questo lunghissimo sclero, ecco un nuovo obbiettivo della lista:
Numero #20: Dormire all'Hotel Tumbleweed.
Cari Viandanti capitati qui per caso e vecchi affezionati lettori del blog,
per chi mi conosce o chi ha avuto bisogno di un'occhiata per rendersene conto, ci sono poche cose che mi colpiscono dritto al cuore e il Tumbleweed è stato una di quelle cose.
Oooooh, sono così emozionata! E' un secolo che non mi capita di aggiungere qualcosa di davvero emozionante da fare alla mia lista di cose da fare prima di morire.
Vediamo se indovinate. Tumbleweed è:
a) Un'altra di quelle parole rimodellate e significa Tumblrweird, i blog di Tumblr con le cose più pazze mai viste prima
b) Un nuovo tipo di erba. State attenti ai vostri gatti, ne vorranno più di voi.
c) Un nuovo yoga per rendervi più elastici e flessibili di quanto gli altri promettono.
d) Un nuovo tipo di yogurt, perché voi siete sempre affamati e non viene un angelo di notte a portare via la bua dal vostro intestino.
Naaaa, per niente, ed è questa la cosa più bella.
Prendete uno zaino, ricordatevi di metterci dentro spazzolino e carta igienica, anche una piccola dose di alcool e seguitemi.... A Parigi.
Londra e Parigi sono le mie due città preferite, ma Parigi ha deciso di diventare ancora più magica ai miei occhi. Questo posto, che per intero si chiama Tumbleweed Hotel, Shakespeare e Company è una libreria fantastica!
*sguardo scettico dei lettori*
*sguardo carico d'emozione mio*
*I lettori leggono di nuovo il nome del posto*
Siiiii! Si tratta proprio di una libreria in cui si può dormire!
*seguono suoni non meglio identificabili e danza della gioia*
Il mondo è ancora un posto meraviglioso che ti riserva ancora delle sorprese senza precedenti.
Puoi dormire lì per giorni o settimane, ma un ragazzo ci è rimasto per ANNI. Capito? ANNI. Non riesco a credere all'esistenza di questo posto, è davvero incredibile! E la cosa ancora più pazzesca è che esiste da circa cinquant'anni. O almeno, sono cinquant'anni circa che la libreria si è organizzata in questo modo.
Dov'ero negli ultimi cinquant'anni? Ah, già, io posso vantarmi di aver visto solo gli ultimi venti.
Non si paga un vero e proprio affitto, né si può prenotare un posto letto, semplicemente si va, si parla con il/la proprietario/a, si compilano dei moduli e si svolgono alcune attività per la libreria durante la giornata. Tu ti prendi cura di questo posto e lui si prende cura di te.
Per chi sta leggendo e storcendo il naso allo stesso tempo, sappiate che la vista è direttamente su Notre Dame. Esattamente, la vista è direttamente sulla SIGNORA di tutta Parigi.
E c'è il bagno. Tié.
Per chi volesse leggere un pieno resoconto (in inglese) di quest'esperienza, ecco a voi il link del blog di un ragazzo che ha dormito qui. Ha scattato tantissime foto, per chi magari non se la cave benissimo con l'inglese. In questo modo avrete un'idea "fotografica" di come funziona.
Insomma, dopo tutto questo lunghissimo sclero, ecco un nuovo obbiettivo della lista:
Numero #20: Dormire all'Hotel Tumbleweed.
martedì 3 novembre 2015
Teaser Tuesday #1
Teaser Tuesday è un'idea del blog Should be Reading è una rubrica che si tiene di martedì per parteciparvi basta seguire le seguenti regole.
- Prendi il libro che stai leggendo e aprilo ad una pagina a caso;
- Condividi un breve spezzone di quella pagina senza fare spoiler
- Scrivi il titolo e l'autore
La biblioteca di storia era il luogo giusto per trovare l'ispirazione, e, cosa più importante, era deserta. Helena riuscì ad arginare quel miscuglio di recriminazione e rimorso che ogni scontro con Marco le lasciava addosso e si mise a ripassare. Era ancora concentrata sul libro, quando qualcuno scostò la sedia accanto alla sua, producendo un suono così stridulo e disturbante da metterle la voglia di strapparglielo di dosso, assieme alle orecchie. Poi Rebecca Barkley-Smith si sedette al suo fianco, dimostrando che non bisogna mai sottovalutare i margini di peggioramento di una brutta giornata.
-Albion. Ombre, Bianca Marconero
*va a fangirlare*
lunedì 2 novembre 2015
RECENSIONE | L'ombra del vento
Titolo: L'ombra del vento
Titolo originale: La Sombra del viento
Autore: Carlos Ruiz Zafón
Casa editrice: Mondadori
Anno di pubblicazione: 2001
Prezzo: 13 euro
Trama:
Una mattina del 1945 il proprietario di un modesto negozio di libri usati conduce il figlio undicenne, Daniel, nel cuore della città vecchia di Barcellona al Cimitero dei Libri Dimenticati, un luogo in cui migliaia di libri di cui il tempo ha cancellato il ricordo, vengono sottratti all'oblio. Qui Daniel entra in possesso del libro "maledetto" che cambierà il corso della sua vita, introducendolo in un labirinto di intrighi legati alla figura del suo autore e da tempo sepolti nell'anima oscura della città. Un romanzo in cui i bagliori di un passato inquietante si riverberano sul presente del giovane protagonista, in una Barcellona dalla duplice identità: quella ricca ed elegante degli ultimi splendori del Modernismo e quella cupa del dopoguerra.
Recensione:
Avevo già letto Marina e Il palazzo della mezzanotte dello stesso autore e avevo perso la fiducia in lui in quanto il genere sembrava essere lo stesso. Attenzione, non il genere
letterario, ma lo schema narrativo, quindi non mi aspettavo di riprendere in mano un suo romanzo tanto presto, anzi, non in questo decennio, quindi Carlos, parliamoci chiaro, devi ringraziare la Lotto Reading Challenge.
Chi si immaginava che mi sarebbe piaciuto?
Ho ritrovato a grandi linee lo stesso schema narrativo ma stavolta meglio sviluppato. Finalmente il mistero è racchiuso dentro una scatola dentro un'altra scatola e quando pensi di aver raggiunto il culmine della narrazione non è ancora finita. Finalmente ho conosciuto lo Zafón di cui tutti erano entusiasti e che tutti amavano.
I personaggi non sono degli stereotipi che posso ritrovare in un'altra opera dell'autore sotto un altro nome, finalmente!! Sono vivi e respirano attraverso la carta, sorridono, piangono e ti fanno l'occhiolino (Ciao Fermin).
L'unica pecca è Daniel, la sua linea narrativa è stata quella che mi ha entusiasmato di meno, anzi, l'ho trovato noioso, mentre mano a mano che i misteri del passato venivano svelati e con loro i relativi personaggi, mi emozionavo sempre di più. Qualsiasi
supposizione io facessi non poteva eguagliare il mistero che si celava tra le pagine.
La cosa che più ho amato però è stato l'amore per i libri e la lettura che trabocca ovunque, più che una storia di mistero, è una dichiarazione d'amore alla parola scritta. Sentire l'amore di un'altra persona per i libri attraverso le pagine è stata una sensazione indescrivibile. Attraverso le sue parole mi sono ritrovata bambina con in mano il primo libro che io abbia mai letto, Zafón è stato la maddeleine che in un attimo mi ha riportato indietro alle sensazioni di allora ed è stato come ricominciare a leggere una seconda volta.
Si Carlos, penso di poterti perdonare gli obbrobri che hai scritto in seguito, ma vedi di correggere il tiro in futuro.
Pro: adbelrkgnper (per chi non conoscesse il fangirlese: "Questa è la perfezione!)
Contro: Ci si può lamentare di un inizio piuttosto lento. Alle volte. Baggianate secondo me.
Titolo originale: La Sombra del viento
Autore: Carlos Ruiz Zafón
Casa editrice: Mondadori
Anno di pubblicazione: 2001
Prezzo: 13 euro
Trama:
Una mattina del 1945 il proprietario di un modesto negozio di libri usati conduce il figlio undicenne, Daniel, nel cuore della città vecchia di Barcellona al Cimitero dei Libri Dimenticati, un luogo in cui migliaia di libri di cui il tempo ha cancellato il ricordo, vengono sottratti all'oblio. Qui Daniel entra in possesso del libro "maledetto" che cambierà il corso della sua vita, introducendolo in un labirinto di intrighi legati alla figura del suo autore e da tempo sepolti nell'anima oscura della città. Un romanzo in cui i bagliori di un passato inquietante si riverberano sul presente del giovane protagonista, in una Barcellona dalla duplice identità: quella ricca ed elegante degli ultimi splendori del Modernismo e quella cupa del dopoguerra.
Recensione:
Avevo già letto Marina e Il palazzo della mezzanotte dello stesso autore e avevo perso la fiducia in lui in quanto il genere sembrava essere lo stesso. Attenzione, non il genere
letterario, ma lo schema narrativo, quindi non mi aspettavo di riprendere in mano un suo romanzo tanto presto, anzi, non in questo decennio, quindi Carlos, parliamoci chiaro, devi ringraziare la Lotto Reading Challenge.
Chi si immaginava che mi sarebbe piaciuto?
Ho ritrovato a grandi linee lo stesso schema narrativo ma stavolta meglio sviluppato. Finalmente il mistero è racchiuso dentro una scatola dentro un'altra scatola e quando pensi di aver raggiunto il culmine della narrazione non è ancora finita. Finalmente ho conosciuto lo Zafón di cui tutti erano entusiasti e che tutti amavano.
I personaggi non sono degli stereotipi che posso ritrovare in un'altra opera dell'autore sotto un altro nome, finalmente!! Sono vivi e respirano attraverso la carta, sorridono, piangono e ti fanno l'occhiolino (Ciao Fermin).
L'unica pecca è Daniel, la sua linea narrativa è stata quella che mi ha entusiasmato di meno, anzi, l'ho trovato noioso, mentre mano a mano che i misteri del passato venivano svelati e con loro i relativi personaggi, mi emozionavo sempre di più. Qualsiasi
supposizione io facessi non poteva eguagliare il mistero che si celava tra le pagine.
La cosa che più ho amato però è stato l'amore per i libri e la lettura che trabocca ovunque, più che una storia di mistero, è una dichiarazione d'amore alla parola scritta. Sentire l'amore di un'altra persona per i libri attraverso le pagine è stata una sensazione indescrivibile. Attraverso le sue parole mi sono ritrovata bambina con in mano il primo libro che io abbia mai letto, Zafón è stato la maddeleine che in un attimo mi ha riportato indietro alle sensazioni di allora ed è stato come ricominciare a leggere una seconda volta.
Si Carlos, penso di poterti perdonare gli obbrobri che hai scritto in seguito, ma vedi di correggere il tiro in futuro.
Pro: adbelrkgnper (per chi non conoscesse il fangirlese: "Questa è la perfezione!)
Contro: Ci si può lamentare di un inizio piuttosto lento. Alle volte. Baggianate secondo me.
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RECENSIONE | Under the whispering door
Si, sono sparita, di nuovo. Dovevo studiare/lavorare/fare cose e il blog è stato messo da parte per organizzare tutto il resto. Sono sopravv...
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Salve Viandanti, ho trovato qui sulla blogosfera quest'iniziativa natalizia e non ho saputo resistere, soprattutto perché trovata su th...
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Si, sono sparita, di nuovo. Dovevo studiare/lavorare/fare cose e il blog è stato messo da parte per organizzare tutto il resto. Sono sopravv...
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Dunque, è il grande giorno! Finalmente si da il via ad una nuova iniziativa sul blog e visto quanto vi aveva incuriosito il post in cui ...