sabato 6 dicembre 2014

Da lettore a corridore...

Titolo: The Maze runner - Il labirinto
Titolo originale: The Maze runner
Autore: James Dashner
Casa editrice: Fanucci
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo: 14,90 euro

Trama:
 Quando Thomas si sveglia, le porte dell'ascensore in cui si trova si aprono su un mondo che non conosce. Non ricorda come ci sia arrivato, né alcun particolare del suo passato, a eccezione del proprio nome di battesimo. Con lui ci sono altri ragazzi, tutti nelle sue stesse condizioni, che gli danno il benvenuto nella Radura, un ampio spazio limitato da invalicabili mura di pietra, che non lasciano filtrare neanche la luce del sole. L'unica certezza dei ragazzi è che ogni mattina le porte di pietra del gigantesco Labirinto che li circonda vengono aperte, per poi richiudersi di notte. Ben presto il gruppo elabora l'organizzazione di una società ben ordinata e disciplinata dai Custodi, nella quale si svolgono riunioni dei Consigli e vigono rigorose regole per mantenere l'ordine. Ogni trenta giorni qualcuno si aggiunge a loro dopo essersi risvegliato nell'ascensore. Il mistero si infittisce un giorno, quando - senza che nessuno se lo aspettasse - arriva una ragazza. È la prima donna a fare la propria comparsa in quel mondo, ed è il messaggio che porta con sé a stupire, più della sua stessa presenza. Un messaggio che non lascia alternative. Ma in assenza di altri mezzi visibili di fuga, il Labirinto sembra essere l'unica speranza del gruppo o forse potrebbe rivelarsi una trappola da cui è impossibile uscire.

Recensione:
 
 Devo ammettere che se Dylan O'Brien non fosse il protagonista della trasposizione cinematografica non avrei mai pensato di leggere la saga, quindi, ringrazio caldamente il bellissimo Dylan per aver accettato la parte!





Tornando al libro, la prima cosa che ho pensato è: non sembra il mio genere. La seconda: non è quello che sembra.
L'intero libro è un grosso rompicapo, le domande si susseguono durante tutta la lettura, appena pensi di aver trovato la risposta ad una domanda, arriva sempre quel particolare che le mette in dubbio e sconvolge la narrazione.


Il protagonista, Thomas, viene catapultato in una situazione in cui sembra
non ci sia via d'uscita, tutte le persone che incontra sembrano essersi arrese a vivere all'interno della Radura, anche se ci sono ragazzi che hanno l'incarico di esplorare il Labirinto. La vita che si prospetta a Thomas è questa, quando prima ancora di prendere una decisione arriva una ragazza nella Radura che stravolge la situazione e costringe Thomas a farlo in fretta.
Per la prima parte del libro mi ha colpito la finta calma che circonda la Radura e come i ragazzi abbiano creato una società perfettamente funzionante. La seconda parte inizia quando le cose prendono una piega inaspettata (l'ennesima) e i ragazzi devono trovare una soluzione a ciò che sta accadendo, prima che sia troppo tardi. Thomas in particolare cerca di sapere tutto il possibile, ogni volta che si ritrova in una situazione cerca di risolverla. Non è il tipico eroe senza macchia, si trova in preda al panico, ma cerca di ingegniarsi per uscirne fuori. Ho apprezzato tantissimo che nonostante la narrazione vada "di fretta" l'autore abbia reso bene i personaggi. In effetti, quasi non me n'ero accorta, ma ripensandoci, è come se ogni volta che Thomas incontra un altro personaggio aggiunga un pezzo di descrizione, alle volte in modo velato, alle volte con più dettagli, così quasi non mi sono resa conto di questo e di quanto mi stessi affezionando a loro. Non è soltanto la storia, è anche il modo in cui è scritta che è sorprendente, ed è stata davvero una bellissima lettura.


Una domanda che  è rimasta senza risposta e che ancora mi assilla è: se tutti i ragazzi della Radura prendono il loro nome da un personaggio famoso, Minho da dove è uscito? Se qualcuno lo sa, me lo dica per favore!  

Pro: Non cesserà di sorprendervi

Contro: Tenete pronti i fazzoletti per quando meno ve lo aspettate

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