Trama
A bordo di un’auto recuperata in un fiume, si trova la salma di Giancarlo Visconti, un giovane e rinomato psicologo. La morte sembra accidentale ma il maresciallo dei Carabinier, Giovanni Colucci, ricorda che altri due psicologi dello stesso comune sono morti in giovane età, negli ultimi due anni e comincia a insospettirsi. Convince i suoi superiori a non derubricare il caso come un semplice incidente stradale e si adopera a dimostrare che si tratta di un omicidio. L’autopsia accerta che Visconti non presenta segni di annegamento e che la causa del decesso è dovuta allo sfondamento della scatola cranica per mezzo di un corpo contundente. Ottenuta la conferma dei suoi sospetti, il maresciallo, con l’aiuto della sua piccola squadra, indaga per trovare l’assassino e per stabilire un collegamento tra le morti dei tre psicologi, elemento che suffragherebbe la teoria di un serial killer. Approfondite e scrupolose indagini volgono a comprovare questa teoria e, da questo momento, la vita di numerose persone sarà passata al setaccio. All’apparenza, sembrano tutti innocenti anche se, alcuni di loro, presentano dei lati oscuri. In questa trama intricata, riusciranno i nostri valenti militari dell’Arma a individuare l’omicida seriale?
Dal libro
Ormai erano dieci anni che Giovanni abitava e lavorava a Mira.
Nonostante si potesse considerare un paese relativamente tranquillo, nel corso di quel lungo periodo aveva dovuto perseguire una serie considerevole di reati e assistito a morti tragiche avvenute a causa di suicidi, di overdose di sostanze stupefacenti o di incidenti stradali, ma un omicidio non si era ancora verificato se si escludeva quello colposo, avvenuto un paio d’anni prima, in cui un uomo pulendo il suo fucile aveva accidentalmente ferito a morte suo fratello.
La procedura da seguire, in questo caso, sarebbe stata ben più complessa, per non parlare della seccatura di dover relazionare costantemente il caso alla Procura e, magari, dover subire una sua possibile interferenza. Era abituato a gestire la sua caserma quasi in totale autonomia, mantenendo i contatti con le autorità soltanto in casi estemporanei e nelle occasioni di ritrovo ufficiali. Il solo pensiero che la sua attività potesse essere sottoposta a costanti monitoraggi e più che probabili pressioni lo preoccupava e, di certo, non lo disponeva al meglio. Amava il suo lavoro; gli piaceva la sensazione di fare del bene perseguendo la malvivenza, gioiva nel vedere la gratitudine e il rispetto nel volto dei paesani e lo sguardo di sconfitta o di sfida negli occhi di quelli che arrestava. Si sentiva un carabiniere in tutta la sua essenza; non c’era un momento in cui riuscisse a scindere l’uomo che era dalla sua professione, nemmeno quando era un padre per sua figlia o l’amante con una delle sue donne. Eppure, non era mai riuscito ad accettare, di buon grado e sino in fondo, la sua posizione di subalternità, il suo obbligo al comando, l’interferenza imposta alla sua attività.
“Sono un maschio alfa, mi devo rassegnare che non potrò mai essere anche un carabiniere alfa!” si ripeteva spesso mentalmente. E poi sorrideva tra sé e sé, per sfatare quella punta di contrarietà che provava di fronte all’ineluttabilità di quel fatto.
«Voglio che da questo momento in poi, la nostra missione primaria sia quella di trovare il colpevole di questo omicidio. Ogni nostro sforzo dovrà essere indirizzato a smascherare quel figlio di puttana che crede di farci fessi. Voglio sapere tutto, e dico tutto, sulla vita di
Giancarlo Visconti: delle sue amicizie, dei suoi conti in banca, del suo lavoro, di sua moglie, persino di quanti peli aveva nel culo. E voglio che sia fatta una perizia scrupolosa alla sua auto, che sia analizzato ogni centimetro della carrozzeria, del baule e dell’abitacolo. Cosimo e Antonio, cominciate subito a darvi da fare per trovare tutte le informazioni necessarie. Tu Stefano, vieni con me, ritorniamo sul posto dell’incidente e vediamo se riusciamo a trovare qualcosa che ci era sfuggito.»
Biografia dell'autrice
Sono nata a Mira , una ridente cittadina della riviera del Brenta, in provincia di Venezia ove, tutt’ora, risiedo.
Sono diplomata in ragioneria e lavoro, come impiegata amministrativa, in una ditta di costruzioni immobiliari della mia zona.
Ho una unica, splendida figlia di ventotto anni.
I miei hobby sono: il giardinaggio, la buona cucina, il cinema e, naturalmente, la scrittura, che pratico con frequenza quotidiana.
Nel mese di febbraio del 2013, mi sono affacciata al mondo dell’editoria con la mia prima pubblicazione che, se pur di scarso successo, mi ha reso orgogliosa e ha incrementato la mia voglia di scrivere. Il titolo del libro è “Quattro sentieri variopinti” edito dalla Arduino Sacco Editore di Roma e si tratta di una raccolta di quattro racconti per ragazzi.
Nel mese di Gennaio 2014, ho pubblicato il mio secondo libro “Oltre i Confini del Mondo” edito dalla 0111 Edizioni, genere “mainstream”.
A febbraio dello stesso anno, è uscito il mio terzo libro. Anche questo è una raccolta di racconti per la seconda infanzia dal titolo “Ad ali spiegate” pubblicato dalla “Edizioni Montag”.
A novembre 2014 è uscito il mio giallo “Non tutto è come sembra” edito da 0111 Edizioni.
Scrivo con passione e trasporto e riesco a emozionarmi mentre lo faccio. La mia speranza è di trasmettere almeno un po’ di questa emozione a coloro che leggeranno le mie storie.
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